ASIA/SIRIA - Missione dei Patriarchi in Iraq. Il Patriarca caldeo: no a milizie settarie

giovedì, 21 agosto 2014

Erbil (Agenzia Fides) – La difesa degli aggrediti è un diritto assoluto. Ma soltanto “le forze dello Stato dovrebbero farsi carico di tale difesa”, mentre la creazione di milizia differenziate su base etnico-religiosa “può annientare l'Iraq”. Così – secondo quanto riportano fonti libanesi consultate dall'Agenzia Fides - si è espresso il Patriarca di Babilonia dei Caldei Louis Raphael Sako, partecipando alle iniziative e agli incontri realizzati dalla delegazione di Patriarchi delle Chiese d'Oriente giunti mercoledì 20 agosto a Erbil, capitale della regione autonoma del Kurdistan iracheno, per manifestare la vicinanza ai profughi di Mosul e delle altre città cadute sotto i controllo dell'auto-proclamato Califfato Islamico. Lo scorso 18 agosto, il Presidente della Regione autonoma del Kurdistan Masud Barzani si era detto disponibile a fornire armi a volontari cristiani per formare milizie di auto-difesa con l'incarico di difendere i propri villaggi attualmente in mano ai jihadisti. Il Patriarca caldeo ha anche aggiunto che nella situazione presente, parlando in termini costituzionali, è diventata possibile e suo giudizio “accettabile” la proposta di costituire nella Piana di Ninive un'area autonoma per le popolazioni cristiane”, aggiungendo che tale eventuale risultato va ottenuto “attraverso il dialogo e non attraverso conflitti”.
La delegazione di Patriarchi attualmente in visita in Iraq coprende, oltra al patriarca caldeo, quello maronita Bechara Boutros Rai, il Patriarca greco-melchita Gregorios III, il Patriarca siro cattolico Ignatius Joseph III e Il Patriarca siro ortodosso Ignatius Aphrem II. (GV) (Agenzia Fides 21/8/2014).


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