ASIA/PAKISTAN - Dal Nord Waziristan anche sfollati cristiani e indù: no alle discriminazioni

giovedì, 24 luglio 2014

Islamabad (Agenzia Fides) – Ci sono anche sfollati interni cristiani e indù provenienti dal Nord Waziristan, area dove il governo pakistano ha lanciato nelle scorse settimane un’offensiva antiterrorismo contro i gruppi talebani. Come riferito a Fides, 65 famiglie cristiane e 15 famiglie indù hanno lasciato la città di Miranshah e i villaggi del Nord Waziristan, rifugiandosi nelle scuole cristiane della città di Bunnu, gestite dalla “Chiesa dl Pakistan” (comunità anglicana).
Secondo fonti governative, gli sfollati sono circa un milione, il 74% donne e bambini, e sono assistiti in strutture governative. Gli sfollati cristiani e indù, non essendo stati registrati ufficialmente nel distretto di Bunnu, non possono ricevere l’assistenza e i benefici assicurati agli altri rifugiati. Le comunità cristiane locali sollecitano quindi il governo a trattare i rifugiati, che sono tutti cittadini pakistani, “tutti allo stesso modo”, senza alcuna discriminazione su base religiosa.
Dell’offensiva verso i talebani ha fatto le spese anche un innocente. Come riferisce a Fides la “Asian Human Rights Commission”, Anisur Rehman Soomro, ragazzo di 17 anni, cittadino del Sindh, è stato arrestato, detenuto illegalmente per undici giorni, torturato e ucciso dalla polizia di Karachi, con l’accusa di essere membro di un gruppo talebano. Sul caso si chiede venga aperta al più presto una indagine indipendente. (PA) (Agenzia Fides 24/7/2014)


Condividi: