ASIA/PAKISTAN - Solidarietà verso gli orfani della strage nella chiesa di Peshawar

martedì, 1 luglio 2014

Peshawar (Agenzia Fides) – Hanno avuto la vita sconvolta dal terrorismo che si è insinuato fin dentro le mura della chiesa: sono ancora visibili a centinaia gli orfani e le vedove lasciati dalla strage avvenuta nella chiesa “All Saints” a Peshawar il 22 settembre 2013, a causa di un attacco terroristico suicida. Come riferito a Fides da fonti locali, a nove mesi dalla strage che ha fatto 127 vittime, le persone rimaste in vita sono tuttora affette da traumi e dolore mentale o fisico. Molti di loro sono ancora in fase di recupero e sotto cure mediche.
In questa difficile situazione, diverse comunità cristiane di varie denominazioni e organizzazioni della società civile stanno lavorando per il ristabilimento dei feriti, l’assistenza delle vedove e degli orfani. “Attualmente il sostegno governativo è limitato e c’è un disperato bisogno di cure mediche, di riabilitazione per i feriti e di garantire l'educazione dei bambini orfani” notano a Fides attivisti locali. In questo campo sta offrendo un contributo la “Cecil & Irish Chaudhry Foundation”, un’organizzazione che lavora per i diritti delle minoranze in Pakistan, ispirata al capitano cattolico Cecil Chaudhry, considerato un eroe nazionale. La fondazione ha avviato un progetto specifico per la riabilitazione dei bambini colpiti dall'attacco.
La fondazione continua a organizzare raccolte fondi ed eventi che possano sostenere il progetto. Michelle Chaudhry, presidente della fondazione e figlia del capitano Cecil, ha detto a Fides: “Gli attacchi condotti contro la comunità cristiana a Peshawar hanno lasciato strascichi, la gente locale è affranta e molto arrabbiata. E’ stato il peggior attacco che la comunità cristiana abbia mai sperimentato nella storia del Pakistan. Queste persone sono segnate per tutta la vita, ma è urgente alleviare il dolore. Possiamo aiutare a ricostruire la fiducia e la speranza. Anche se è un processo lungo, dobbiamo continuare a sostenere le persone colpite”. (KA-PA) (Agenzia Fides 1/7/2014)


Condividi: