AMERICA/COLOMBIA - “La Chiesa mi ha aiutato a trovare una terra”: in Colombia 5.5 milioni di sfollati interni

venerdì, 20 giugno 2014

Bogotà (Agenzia Fides) – “La Chiesa mi ha aiutato a trovare una terra, adesso la mia terra è qui in Colombia": è la testimonianza di Miodrag Jirsa, arrivato dalla Jugoslavia nel paese latinoamericano come rifugiato di guerra, che grazie al lavoro silenzioso della Chiesa e dei gruppi pastorali impegnati con i rifugiati, ha trovato in Colombia la sua seconda patria. La nota inviata all’Agenzia Fides dalla Conferenza Episcopale Colombiana in occasione della Giornata mondiale del Rifugiato, che si celebra oggi, 20 giugno, sottolinea l’impegno della Pastorale Sociale - Caritas della Colombia.
L'Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati (ACNUR) ha organizzato a Bogotà una serie di attività di sensibilizzazione sull’argomento. La più nota è la mostra allestita nelle principali piazza della capitale, con foto gigantesche che raffigurano scene di persone semplici che vivono in Colombia come rifugiate.
Il Rapporto annuale dell’ACNUR segnala che più di 50 milioni di persone nel mondo sono costretti ad abbandonare case e terre per fuggire lontano e chiedere rifugio. La Colombia rappresenta un caso particolare, perché qui si parla di “sfollati interni”(vedi Fides 20/06/2013): 5,5 milioni di persone sono state costrette ad abbandonare le loro case per proteggere la loro vita e quella delle loro famiglie. Nei luoghi dove arrivano poi devono affrontare sfide immense per riuscire a vivere con dignità e al sicuro. (CE) (Agenzia Fides, 20/06/2014)


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