ASIA/PAKISTAN - Un paese sotto scacco del terrorismo: la società civile chiede l’impegno del governo

martedì, 10 giugno 2014

Lahore (Agenzia Fides) – “Il terrorismo in Pakistan è diventato un problema molto grave negli ultimi anni. Il bilancio delle vittime di attacchi terroristici è salito fino a circa 60.000 negli ultimi 13 anni. Il governo protegge le istituzioni e le zone militari, ma deve proteggere anche la società civile e le comunità di minoranza da questi talebani. Cristiani, indù, ahmadi e anche musulmani moderati vivono nel terrore e molti cercano di lasciare il paese. Nel 2012 migliaia di indù hanno lasciato il Pakistan e si sono rifugiati in India, migliaia di cristiani hanno trovato rifugio nei paesi dell'Asia meridionale”. E’ quanto dice all’Agenzia Fides, commentando il recente attacco all’aeroporto di Karachi, rivendicato dai talebani, Farrukh H. Saif, Direttore esecutivo della Ong “World Vision in Progress”, impegnata nella tutela e nella protezione dei cristiani e delle altre minoranze in Pakistan.
“Non è il primo attacco a zone di alto valore militare, civile o religioso” rimarca Saif. “Il tutto è iniziato con le controverse politiche di islamizzazione di Muhammad Zia-ul-Haq degli anni ‘80. Queste politiche hanno distrutto la pace e la tolleranza in Pakistan, avviando un'ondata selvaggia di settarismo, fanatismo religioso e giustizia sommaria, che ha travolto la nostra società. L'estremismo religioso è cresciuto oltre ogni proporzione”.
In un comunicato inviato a Fides dalla “Pakistan Peace Coalition”, di cui fanno parte organizzazioni, enti e associazioni di tutte le religioni, inclusi i cristiani, la società civile pakistana condanna l’atto terroristico di Karachi e chiede alle istituzioni di garantire il rispetto dello stato di diritto nel paese. Il forum sollecita ad affrontare le cause principali della diffusione della militanza radicale e del terrorismo, invitando lo stato ad impegnarsi seriamente per il reale benessere e lo sviluppo dei suoi cittadini. Il budget impiegato per la difesa e la sicurezza – si afferma – resta una delle quote più alte nel bilancio annuale dello stato, “eppure, i cittadini pakistani rimangono alla mercé dei terroristi”. (PA) (Agenzia Fides 10/6/2014)


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