AMERICA/MESSICO - I megaprogetti idroelettrici danneggiano 20.000 indigeni

venerdì, 6 giugno 2014

Puerto Escondido (Agenzia Fides) – ll Vescovo di Puerto Escondido, Sua Ecc. Mons. Pedro Vasquez Villalobos, si è espresso contro i megaprogetti idroelettrici, in modo particolare quello di Paso de Reina, che il governo intende realizzare nei comuni di Santiago Ixtayutla, Santa Cruz Zenzontepec, Santiago Tetepec, Santiago Jamiltepec e Tututepec. Sarebbero danneggiati quasi 20.000 abitanti della popolazione indigena e non (popoli di etnia mixtecos, chatinos, afro-messicani e meticci).
Secondo la nota inviata all’Agenzia Fides da una fonte locale, Mons. Vasquez ha sottolineato che gli indigeni sono i legittimi proprietari delle terre e dei territori ora minacciati dal progetto della grande diga, che potrebbero interessare direttamente 3.100 ettari di 40 comunità in sei comuni. Queste proprietà, ha detto il Vescovo, "possiedono una grande ricchezza, che non è però come quelle delle banche o quotate in Borsa. Queste popolazioni sono i guardiani dell’acqua, delle piante, degli animali e del territorio in cui vivono. Sono i discendenti di grandi culture e hanno grandi valori, come il senso autentico delle feste e le lingue, che fanno parte della loro identità".
Non è la prima volta che la Chiesa denuncia situazioni di questo tipo, come a Veracruz, dove ancora ci sono tensioni nella zona per i lavori della centrale idroelettrica (vedi Fides 15/04/2014). (CE) (Agenzia Fides, 06/06/2014)


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