ASIA/PAKISTAN - La Chiesa: il delitto d’onore, pratica malvagia che va sradicata

venerdì, 30 maggio 2014

Lahore (Agenzia Fides) – “Condanniamo fermamente la brutale uccisione di Farzana Parveen Bibi, donna incinta lapidata a morte dai suoi familiari nel complesso dell’Alta Corte di Lahore. Il delitto d’onore è un'antica usanza diffusa nella società pakistana che deve essere sradicata al più presto. Questa pratica malvagia non può trovare posto in una moderna società democratica in cui il diritto alla vita di ogni persona (uomo, donna, bambino) va rispettato e difeso”: E’ quanto dichiara all’Agenzia Fides Sua Ecc. Mons. Lawrence Saldanha, Arcivescovo emerito di Lahore, dopo il barbaro omicidio della donna pakistana avvenuto nella città il 27 maggio scorso. Farzana è stata uccisa in pieno giorno da una folla di circa 20 persone perché alcuni mesi fa aveva sposato Mohammad Iqbal contro il volere della sua famiglia.
“E’ davvero deplorevole che Farzana Bibi sia stata lapidata a morte da suo padre e dai fratelli nel piazzale davanti dell'Alta Corte di Lahore e nessuno, nemmeno gli agenti di polizia in servizio, abbia cercato di salvarla. La morte del bambino che portava in grembo è una ulteriore tragedia”, spiega l’Arcivescovo. Mons. Saldanha è stato Presidente della Commissione nazionale “Giustizia e Pace” dei Vescovi pakistani nel periodo 2001-2011. La Commissione è impegnata in una campagna contro il delitto d’onore che oggi il Presule rilancia: “Occorre sensibilizzare a tutti i livelli la società in Pakistan per eliminare il male sociale del delitto d'onore: solo in tal modo la morte di Farzana e del suo bambino innocente non saranno vane”. Secondo fonti della società civile, si stima che nel 2013 circa 900 donne siano state uccise dalle loro famiglie a causa di delitto d'onore in Pakistan.
La pratica si perpetua specie nella aree remote dove le famiglie impongono alle ragazze matrimoni forzati con uomini spesso molto più anziani di età. Il primo ministro Nawaz Sharif ha ordinato un'inchiesta sul caso per accertare anche responsabilità della polizia. (PA) (Agenzia Fides 30/5/2014)


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