VATICANO - Il Card. Filoni ai seminaristi di Nkolbisson-Yaoundé: “abbiate a cuore l' ideale del sacerdote di cui la Chiesa ha bisogno oggi e avrà bisogno domani”

mercoledì, 28 maggio 2014

Yaoundé (Agenzia Fides) – “Il seminario è un cammino che consente ai giovani chiamati di avvicinarsi a Gesù e di trasformarsi in lui. Questo cammino, anche se lungo, è essenziale per il futuro sacerdote, perché possa rispondere personalmente alla chiamata di Cristo liberamente e con convinzione, e diventare, attraverso il sacramento dell'Ordine, immagine viva di Gesù Cristo, Capo, Servo e Pastore della Chiesa”. Sono le parole con cui il Card. Fernando Filoni, Prefetto della Congregazione per l’Evangelizzazione dei Popoli, si è rivolto ai circa 120 seminaristi del Seminario maggiore di Nkolbisson-Yaoundé, dove si è recato nel pomeriggio di martedì 27 maggio, all’inizio della sua visita pastorale in Camerun, dove concluderà il Centenario dell’Evangelizzazione dell’arcidiocesi di Bamenda (vedi Fides 26/05/2014; 27/5/2014).
Il Prefetto del Dicastero Missionario ha presieduto i vespri solenni nella cappella del Seminario, quindi, nell’Aula magna, ha incontrato i seminaristi ed i loro formatori. Nel suo discorso ha incoraggiato i seminaristi “a diventare sacerdoti, gioiosi testimoni del Vangelo, come evidenzia Papa Francesco, ‘collaboratori di Dio’ nell’opera di salvezza del genere umano”. Il sacerdote è infatti chiamato ad essere un “alter Christus, un altro Cristo”, e “come rappresentante di Cristo tra gli uomini, egli deve realizzare il percorso di trasformazione della sua vita per diventare più simile possibile a Cristo stesso”.
“Questa identificazione costante con Cristo – ha proseguito il Cardinale - deve essere a tutti i livelli: umano, intellettuale, spirituale e pastorale. Si realizza mediante la preghiera, una preghiera intensa e costante, personale e comunitaria, con Gesù sempre davanti agli occhi come punto di riferimento. La conformazione a Cristo si alimenta con i sacramenti, specialmente l'Eucaristia e la Riconciliazione”. Quindi li ha così esortati: “lavorate, cari giovani fratelli, all'integrazione armoniosa di tutte queste dimensioni umane, spirituali e intellettuali. Sono loro che vi aiuteranno a brillare nella carità pastorale, e quindi a mettervi al servizio degli altri".
Per essere testimoni gioiosi del Vangelo, occorre autenticità e coerenza, rifiutando ogni ipocrisia, ha sottolineato ancora il Card. Filoni, che ha richiamato l’attenzione dei seminaristi su tre punti di importanza capitale per la vita sacerdotale: la maturità affettiva, il distacco dai beni materiali e lo spirito di comunione fraterna.
“Cari seminaristi – ha concluso il Cardinale -, la prospettiva del vostro sacerdozio è qualcosa di straordinario che ricompensa tutti gli sforzi che vi sono chiesti durante gli anni di formazione in seminario. La fecondità della vostra futura missione dipenderà molto dalla vostra unione con Cristo , dalla qualità della vostra vita interiore, dai valori umani, morali e spirituali che avrete assimilato durante la vostra formazione. Abbiate a cuore l' ideale del sacerdote di cui la Chiesa ha bisogno oggi e avrà bisogno domani, in relazione alle grandi sfide dell'evangelizzazione”. Infine ha raccomandato di “utilizzare saggiamente questo tempo” accumulando riserve umane e spirituali a cui attingere poi nella vita sacerdotale, e ha invitato i seminaristi a “non accontentarsi della mediocrità”, al contrario “cercate esempi di vita di sacerdoti la cui santità, l'amore di Cristo e degli altri sono irreprensibili ed edificanti”. (SL) (Agenzia Fides 28/05/2014)


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