ASIA/COREA DEL SUD - Il Cardinale di Seul visita la Corea del Nord

mercoledì, 21 maggio 2014

Seul (Agenzia Fides) – Il Cardinale Andrew Yeom Soo-jung, Arcivescovo di Seul, è il primo Cardinale cattolico romano ad aver messo piede in Corea del nord: oggi, 21, maggio – in un momento in cui l’animosità fra le due Coree si è riaccesa – l’Arcivescovo ha varcato la frontiera e ha compiuto una breve visita nella zona industriale di Kaesong, area dove, in base a un accordo fra i due stati, sorgono imprese e industrie dove lavorano fianco a fianco cittadini di Nord e Sud Corea. Secondo quanto appreso da Fides, il breve viaggio del card. Yeom, che è anche Amministratore apostolico di Pyongyang, aveva lo scopo di visitare il complesso (che resta un segno della cooperazione Nord-Sud) e di incontrare i sudcoreani che vi lavorano, lasciando loro un messaggio di incoraggiamento e di speranza. L’Arcivescovo rientra a Seul in giornata.
Mentre i rapporti tra le due Coree sono di nuovo molto tesi dal marzo scorso, un portavoce del ministero dell’Unificazione della Corea, a Seul, ha dichiarato: “Speriamo che la visita dell'Arcivescovo sia una mossa positiva” per migliorare le relazioni tra Nord e Sud. Il ministero ha negato le speculazioni dei media secondo cui il viaggio poteva essere finalizzato a preparare una possibile visita di Papa Francesco in Corea del Nord durante nel suo prossimo pellegrinaggio in Corea del Sud, dal 14 al 18 agosto. Papa Francesco parteciperà alla Giornata della Gioventù Asiatica e presiederà il rito di beatificazione di 124 martiri coreani.
La zona industriale di Kaesong, che si trova appena al di là del confine, è il più recente progetto di riavvicinamento transfrontaliero fra le due Coree che, tecnicamente, dopo l’armistizio siglato nel 1953, sono ancora in stato di guerra. Ad aprile 2013 l’area di Kaesong era stata chiusa a causa della tensione bilaterale. A luglio 2013 l’Arcivescovo aveva celebrato una speciale Messa per la riconciliazione, pregando per la riapertura del progetto.
Nel gennaio 2014, al momento della sua nomina cardinalizia, l’Arcivescovo aveva dichiarato all’Agenzia Fides: “Attraverso questa chiamata di Dio, prego e darò il mio pieno sostegno all’evangelizzazione della Chiesa asiatica, in particolare di Cina e Corea del Nord”.
La Chiesa sudocoreana tiene aperto un canale di comunicazione con il Nord attraverso la Caritas Corea, che organizza periodicamente missioni umanitarie oltreconfine. (PA) (Agenzia Fides 21/5/2014)


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