AMERICA/EL SALVADOR - La violenza di alcune zone centroamericane spinge i bambini ad emigrare anche da soli

martedì, 20 maggio 2014

San Salvador (Agenzia Fides) – I rappresentanti dei Vescovi degli Stati Uniti d’America, del Messico e del CentroAmerica si incontrano per discutere le maggiori questioni inerenti al complesso fenomeno delle migrazioni. L'incontro, che è iniziato ieri, lunedì 19, a El Salvador, terminerà giovedì 22 maggio. Al centro dei colloqui c'è l'aumento del flusso dei minori emigranti, che viaggiano da soli verso gli Stati Uniti, e le alternative che possono essere adottate per proteggerli sia nei loro paesi di origine che lungo la rotta migratoria che percorrono.
La nota inviata a Fides da una fonte locale, riferisce quanto affermato da Sua Ecc. Mons. Eusebio Elizondo, Presidente della Commissione per le Migrazioni della Conferenza dei Vescovi Cattolici degli Stati Uniti (USCCB): "la violenza perpetrata dalle bande e la criminalità organizzata in alcune zone dell'America Centrale sono un fattore che contribuisce al grande numero di bambini che emigrano". Mons. Elizondo, che è Vescovo ausiliare di Seattle, aveva detto in una dichiarazione rilasciata dalla USCCB pochi giorni fa, che "si devono adottare con urgenza misure per proteggere questi bambini e così garantirne la sicurezza nelle loro comunità".
Nello scorso mese di novembre, una delegazione della USCCB si è recata in America Centrale per osservare la migrazione dei minori, e ha pubblicato un rapporto intitolato “Mission to Central America: The Flight of Unaccompanied Children to the United States”. Mons. Elizondo ha detto inoltre che, a lungo andare, il governo degli Stati Uniti dovrà lavorare con i governi della regione per aumentare i meccanismi di protezione per questi giovani, che vivono nella paura e sono privi di opportunità di istruzione e di lavoro. Non si tratta di una questione legata solamente all’immigrazione, poichè interessa anche la politica estera e l'aiuto a questi paesi per proteggere i loro cittadini, soprattutto i più vulnerabili, ha sottolineato Mons. Elizondo. (CE) (Agenzia Fides, 20/05/2014)


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