ASIA/TERRA SANTA - Cristiani di Gerusalemme scrivono al Nunzio: vogliamo vedere Papa Francesco e il Patriarca Bartolomeo

giovedì, 15 maggio 2014

Gerusalemme (Agenzia Fides) - “Alla vigilia della visita di Sua Santità Papa Francesco a Gerusalemme, e del suo incontro con Sua Santità Bartolomeo I, noi rivendichiamo il nostro legittimo diritto ad accogliere i nostri Capi spirituali”. Così si legge in una lettera inviata da un gruppo di cristiani di Gerusalemme all'Arcivescovo Giuseppe Lazzarotto, Nunzio apostolico in Israele e Delegato apostolico per Gerusalemme e la Palestina, a pochi giorni dal pellegrinaggio che porterà il Successore di Pietro nella Città Santa. L'iniziativa è partita da alcuni cattolici della parocchia latina di San Salvatore, nella Città Vecchia. “Ma le nostre considerazioni si fanno carico delle attese di tutti i cristiani di Gerusalemme” riferisce all'Agenzia Fides Hania Kassassieh, cristiana ortodossa sposata con un cattolico di rito latino, tra i promotori della lettera. Gli ispiratori dell'iniziativa si incontrano nel pomeriggio di giovedì 15 maggio con il Vescovo William Shomali, Vicario patriarcale del Patriarcato latino di Gerusalemme.
“Noi” si legge nella missiva “siamo consapevoli che la Messa per i fedeli palestinesi sarà celebrata a Betlemme, ma crediamo che come abitanti autoctoni di Gerusalemme e discendenti dei primi cristiani, un incontro con i nostri Padri a Gerusalemme ci sarà impedito. Noi assistiamo al tentativo dell'occupazione israeliana di imporre un coprifuoco nelle strade, compreso il quartiere cristiano, durante la visita. Il coprifuoco rappresenta un altro tentativo del potere occupante di negare la nostra esistenza. E' inaccettabile che il Papa passi per i vicoli del quartiere cristiano trovandoli vuoti dei fedeli e di ogni segno di vita. Come comunità ecclesiali locali” si legge nel messaggio “siamo noi gli ospiti dei nostri Padri nella nostra città. Non vogliamo essere esclusi da uno storico evento religioso, e vogliamo offrire la nostra collaborazione per il buon esito della visita”. (GV) (Agenzia Fides 15/5/2014).


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