AFRICA/ZIMBABWE - Migliaia di sfollati per il cedimento di una diga; l’appello della Chiesa

mercoledì, 2 aprile 2014

Harare (Agenzia Fides) - La diocesi di Masvingo, nel sud-ovest dello Zimbabwe, ha lanciato un appello per soccorrere migliaia di persone che hanno perso case, terreni e bestiame dopo il parziale cedimento della diga Tokwe-Mukosi, causato dalle incessanti piogge, lo scorso febbraio. Una parte dei senza tetto è stata trasportata dagli elicotteri delle forze aeree dello Zimbabwe e della Namibia, gli altri sono stati accolti nel campo di Chingwizi. “Le condizioni nel campo di fortuna di Chingwizi sono sub-umane” ha riferito al quotidiano “New Zimbabwe” p. Peter Chimombe, responsabile delle comunicazioni sociali della diocesi di Masvingo. “Le persone accolte nel campo sembrano dei rifugiati in una situazione di guerra” ha aggiunto.
“Il principale problema che queste persone devono affrontare è psicologico. Mentre le vittime dell’inondazione aspettano di essere trasferite in altri luoghi, tutto quello che possono fare è non far niente ed aspettare” afferma il sacerdote che sottolinea come la lunga attesa stia seminando rabbia e frustrazione. “Predicare a queste persone serve poco a calmare la loro rabbia, che sta raggiungendo il punto di ebollizione al punto che se la prendono anche con Dio che ha permesso al disastro di accadere”. La disperazione degli sfollati è aggravata infine dalle pessime condizioni igieniche del campo (mancano acqua potabile e latrine, e si teme il diffondersi di epidemie) oltre che dagli sciacalli che hanno depredato i pochi beni loro rimasti. (L.M.) (Agenzia Fides 2/4/2014)


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