AFRICA/EGITTO - Vescovo copto cattolico sulle condanne ai Fratelli Musulmani: la Chiesa è sempre contro la pena di morte

martedì, 25 marzo 2014

Assiut (Agenzia Fides) – “La situazione è complessa. C'è la durezza di un giudizio, che non è definitivo, e occorre aspettare. In ogni caso, la Chiesa è contro la pena di morte. Dal punto di vista della coscienza cristiana, la condanna capitale non può mai rappresentare la strada per risolvere i problemi in modo giusto”. Così si esprime il Vescovo copto cattolico di Assiut, Kyrillos William, in merito alle 529 condanne a morte emesse contro i sostenitori dei Fratelli Musulmani da parte della Corte di Minya. Le condanne sono state emesse dopo soltanto due udienze, e sono state sottoposte al Gran Mufti d'Egitto che ha il compito di ratificarle o respingerle. “Molti”, spiega Anba Kyrillos all'Agenzia Fides, “dubitano che il Gran Mufti confermerà le condanne. Già in altre occasioni i giudici che hanno emesso la sentenza si erano distinti per aver comminato pene durissime. In molti chiedono che siano prese pene esemplari contro le violenze settarie. Ma la pena di morte non può rappresentare la soluzione”.
I condannati sono accusati di vari delitti, tra cui l'omicidio. La condanna è stata definita “sproporzionata e inaccettabile”, da uno degli avvocati difensori, Mohammed Zarie, a capo di un centro per la tutela dei diritti umani al Cairo. (GV) (Agenzia Fides 25/3/2014).


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