ASIA/KAZAKHSTAN - In carcere un Pastore cristiano: “Danneggia la salute mentale della gente”

sabato, 1 marzo 2014

Astana (Agenzia Fides) – La predicazione della fede cristiana “nuoce gravemente alla salute mentale della gente”: è la convinzione dei giudici di un tribunale di Astana che, sulla base di tali accuse, hanno condannato a quattro anni di reclusione il Pastore cristiano kazako Bakhytzhan Kashkumayev. Come appreso da Fides, il Pastore, responsabile della “Grace Church” nella capitale kazaka Astana, è stato condannato per aver “causato gravi disturbi mentali” a una presunta vittima, la donna Lyazzat Almenova”. Il Pastore dovrà anche pagare una multa salata (due milioni di tenge, circa 6.500 euro, ndr) per i “danni morali” arrecati. Il Pastore, 67 anni, farà appello contro il verdetto. Il suo avvocato, Nurlan Beysekeyev, ha detto all’Ong “Forum 18” che si tratta di “uno dei casi più strani mai incontrati, in termini di legalità”, notando numerosi abusi delle istituzioni.
Il Pastore è stato accusato dalla sorella della presunta vittima. Lyazzat è stata tenuta in un ospedale psichiatrico dove le è stata diagnosticata “una schizofrenia paranoide”. Altri testimoni accusano di “condurre una organizzazione religiosa che danneggia la salute degli individui per l’estremismo religioso”, considerazioni accettate dai giudici di Astana. Lo status giuridico della “Grace Church”, da tempo nel mirino delle istituzioni kazake – nota “Forum18” nella nota giunta a Fides – ora può anche essere in pericolo. (PA) (Agenzia Fides 1/3/2014)


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