AMERICA/BOLIVIA - Gli indigeni alluvionati di Beni hanno perso tutto e sono alla fame

venerdì, 28 febbraio 2014

Trinidad (Agenzia Fides) – In Bolivia si stanno registrando le peggiori inondazioni mai verificatesi negli ultimi anni che hanno seminato morti e danni ingenti in tutto il Paese. Secondo le informazioni raccolte dall’Agenzia Fides, a Puerto Varador, 7 km da Trinidad, capitale del dipartimento amazzonico di Beni (nordest), manca il cibo, il bestiame è affogato e quello che si è salvato dall’acqua muore di fame. Alcuni abitanti dei villaggi più poveri, armati di coltelli, cercano di prendersi almeno un pò della loro carne per avere qualcosa da mangiare e poter sopravvivere. Le piogge torrenziali hanno causato una moria di animali preoccupante, anche se il governo sta cercando di limitare la gravità della situazione con la distribuzione di 3 mila tonnellate di foraggio. Le inondazioni hanno inoltre provocato un esodo di indigeni poveri che vivono nella regione di Beni, la più colpita della Bolivia, verso la terra ferma, alla ricerca di generi alimentari.
A Santa Ana de Moseruma, altro villaggio vicino Trinidad, le famiglie hanno perso le loro case, semplici baracche fatte a mano, oltre agli animali da cortile come polli e maiali da cui traevano sostentamento. Si sono quindi spostate nei luoghi limitrofi, dormono all’aperto protette solo da coperte e teli di plastica. Vicino Trinidad si incontrano indigeni su piccole imbarcazioni che vanno in cerca di aiuto, altri camminano a piedi, sommersi dall’acqua. Per le strade di Puerto Varador, sul fiume Mamoré, si vedono anche gruppi di enormi roditori selvatici che, quasi coperti dall’acqua, cercano istintivamente di raggiungere la terraferma. Trinidad è protetta da una diga di 8,2 chilometri, che finora è servita ad evitare maggiori allagamenti. Il dipartimento di Beni è quello che produce carne per tutta la Bolivia. La regione è attraversata da fiumi, provenienti dalle Ande e dai Valles boliviani, ingrossati nelle settimane precedenti dalle piogge torrenziali. (AP) (28/2/2014 Agenzia Fides)


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