AMERICA/VENEZUELA - Cristiani in preghiera per accompagnare la Conferenza nazionale per la pace

mercoledì, 26 febbraio 2014

Ciudad Guayana (Agenzia Fides) – Il Vescovo della diocesi di Ciudad Guayana (Venezuela), Sua Ecc. Mons. Mariano José Parra Sandoval, e il Pastore della Chiesa cristiana di Gesù Cristo, Christian Sebastia, hanno promosso la celebrazione di una “Messa per la pace” per accompagnare le trattative del governo centrale al fine di ristabilire l’ordine e la pace. Secondo le informazioni raccolte dall’Agenzia Fides, oggi, mercoledì 26, alle 18 ora locale, davanti alla Cattedrale di Ciudad Guayana, si terrà una celebrazione cui sono invitati cattolici e cristiani di diverse denominazioni, molto numerosi nella zona, per pregare insieme e trarre nuovo slancio per costruire una convivenza pacifica e una comunità senza violenza.
Per oggi infatti il governo del Presidente Maduro ha convocato la "Conferencia Nacional por la Paz" nel palazzo Miraflores (sede del governo), a cui hanno confermato la propria presenza i rappresentanti di molti organismi e istituzioni del paese, fra cui la Conferenza Episcopale del Venezuela (CEV). Secondo notizie diffuse dai mass media, il principale oppositore del governo, Henrique Capriles, ha invece rifiutato l’invito perché secondo lui il Palacio Miraflores non può diventare il luogo del dialogo di pace mentre è la sede dei “piani dell’oppressione”, e ha chiesto che la Chiesa cattolica sia mediatrice di fiducia per le trattative.
Nella conferenza stampa per presentare l’iniziativa di preghiera, Mons. Parra Sandoval ha ripetuto: "dobbiamo rispettare le leggi del paese", quindi ha ribadito "il diritto alla protesta pacifica e alla libertà di espressione" ricordando che nessun tipo di violenza aiuterà a risolvere i problemi.
Da parte sua, il Pastore Sebastia ha evidenziato che gli episodi di violenza si sono moltiplicati negli ultimi giorni, e ha deplorato che i cittadini abbiano preferito questa strada al dialogo: “Gli atti di violenza, il vandalismo e l'intolleranza hanno raggiunto un livello esagerato. Tutti dobbiamo fare la nostra parte per instaurare la pace”. (CE) (Agenzia Fides, 26/02/2014)


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