AFRICA/REP.CENTROAFRICANA - Il lavoro all’università di Bangui continua, nonostante il caos

mercoledì, 26 febbraio 2014

Bangui (Agenzia Fides) - Un gruppo di giovani dell'università di Bangui, guidati dai gesuiti, che generalmente si occupano della prevenzione dell'Hiv, continua a tenere le porte aperte nonostante l'estrema violenza e il disordine politico che ha scosso la Repubblica Centroafricana dall'inizio dello scorso anno. Secondo le informazioni inviate all’Agenzia Fides dalla curia generalizia dei gesuiti, l'intensificazione della violenza ha sradicato più di 935.000 persone in tutto il paese, con quasi mezzo milione di sfollati interni nella capitale. Nelle ultime settimane ci sono state uccisioni, moschee e chiese bruciate e corpi senza vita abbandonati per le strade. Dal punto di vista della sicurezza la situazione è estremamente deteriorata.
Non ci sono più studenti nel campus dell'Università di Bangui e il Centro di Informazione, Educazione e Ascolto (CIEE), gestito dai gesuiti all'interno del Centro Cattolico Universitario, non è in grado di organizzare le attività. Ma la squadra è pronta: "Abbiamo già ricominciato, il gruppo di gestione è sempre presente nel centro. Quindi si va avanti ma non come in tempi normali", spiega il coordinatore del CIEE, Pierre Yéra Boubane, S.J. Durante il 2013 il CIEE ha continuato ad offrire almeno un servizio minimo, portando avanti seminari per gli studenti e corsi di formazione sull'educazione. Anche adesso, circondato dal caos, il CIEE si prepara a lanciare una campagna di massa con nuove iniziative non appena la situazione migliorerà. (SL) (Agenzia Fides 26/02/2014)


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