VATICANO - Il Card. Filoni: “mettersi alla scuola di Cristo, farsi ancora una volta piccoli alunni e ascoltare il Maestro”

giovedì, 13 febbraio 2014

Città del Vaticano (Agenzia Fides) – “Quanto è sapienziale e salutare sarebbe mettersi alla scuola di Cristo, farsi ancora una volta piccoli alunni e ascoltare il Maestro. Lui che, con il suo dire, ci fa star bene, perché parla dritto al cuore e alla mente, che ci tira fuori dall’inganno, che ci fa conoscere dove alberga la radice del male”. L’auspicio è stato espresso dal Card. Fernando Filoni, che ha presieduto la Concelebrazione Eucaristica la sera di mercoledì 12 febbraio nella cappella del Pontificio Collegio Urbano, in qualità di Gran Cancelliere della Pontificia Università Urbaniana, membro della Congregazione per l’Educazione cattolica e Prefetto della Congregazione per l’Evangelizzazione dei Popoli. La Congregazione per l’Educazione cattolica sta tenendo la sua Assemblea plenaria dal 12 al 14 febbraio.
“Raccolti in questa Cappella dove migliaia di giovani si sono preparati al sacerdozio, alla vita pastorale e missionaria, nonché alla propria formazione intellettuale presso la nostra Pontificia Università Urbaniana – ha detto il Card.Filoni nell’omelia -, noi ci ritroviamo per un momento di preghiera, rinnovando la nostra fede nell’Eucaristia, appunto cuore della Chiesa”.
Soffermandosi sulle Letture proclamate, il Prefetto del Dicastero Missionario ha messo in rilievo la dimensione sapienziale dal punto di vista biblico-spirituale, collegandola all’oggi: “L’immagine di Salomone che costruisce la casa dalle sette colonne in cui la Sapienza ha dimora è eloquente e suggestiva, e, direi, ben si potrebbe addire, per analogia, alla missione della Congregazione per l’Educazione Cattolica, ossia di permettere che chiunque lo desideri possa accedere alla conoscenza della Sapienza divina, cioè Cristo, via, verità e vita e apprendere il valore della sapienza attorno all’uomo”.
Nel brano evangelico del giorno, il Maestro distingue chiaramente tra “Parola di Dio” e “tradizione umana”. “Una distinzione attuale allora, così, se non di più, oggi - ha commentato il Cardinale -, se pensiamo al nostro intendere post-moderno, dove non di rado la ‘Parola di Dio’ è negata e la ‘tradizione umana’ è sostituita da un relativismo etico-filosofico, che mette al centro soggettivamente il proprio modo di vedere, il proprio io e quanto gli aggrada, piegando a volte nel nostro mondo ecclesiale anche la ‘Parola di Dio’. Così, l’interrogativo di Gesù ai suoi ascoltatori, è ben forte e diretto: con tutto il sapere post-moderno, scientifico e culturale, ‘neanche voi siete capaci di comprendere?’.” (SL) (Agenzia Fides 12/02/2014)


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