AFRICA/SUDAN -“Non scordiamoci delle popolazioni del Sudan in sofferenza” dice la Chiesa

sabato, 1 febbraio 2014

Juba (Agenzia Fides)-“Mentre l’attenzione è rivolta al Sud Sudan, rimaniamo dolorosamente consapevoli della sofferenza dei popoli delle Montagne Nuba, del Darfur e del Nilo Blu, e nell’area contesa di Abyei” scrivono i Vescovi di Sudan e Sud Sudan nell’Esortazione pastorale pubblicata al termine della loro Assemblea Plenaria tenutasi a Juba dal 21 al 31 gennaio, riferendosi alle aree del Sudan da tempo sconvolte da scontri tra le truppe di Khartoum ed una serie di movimenti di guerriglia.
“Bombardamenti quotidiani causano grandi sofferenze e morte tra i civili. Reclusi nelle loro aree, non hanno accesso a cibo, medicine, vaccini e altre necessità umanitarie. Donne, bambini e persone anziane sono costretti a trovare rifugio nelle grotte. Molti sono sfollati. Anche loro meritano giustizia e pace, la libertà di praticare la propria religione e cultura, e di godere il pieno rispetto dei diritti civili nella loro terra natale”.
“La popolazione di Abyei è ancora in attesa del referendum che era stata garantito dal CPA” ricordano i Vescovi. L’Accordo Comprensivo di Pace (CPA) firmato nel 2005 a Nairobi prevedeva, oltre al referendum del 2011 che ha portato all’indipendenza del Sud Sudan, anche una consultazione referendaria per determinare il destino di Abyei, zona ricca di petrolio al confine tra Sudan e Sud Sudan, contesa tra i due Stati. “Sosteniamo il diritto della popolazione di Abyei di determinare il proprio futuro” affermano i Vescovi che concludono ricordando la situazione dei “cristiani e dei sud sudanesi che vivono in Sudan” che “meritano anche loro di vedere garantiti i propri diritti umani fondamentali. Condanniamo i tentativi di molestare e limitare le attività della Chiesa”. (L.M.) (Agenzia Fides 1/2/2014)


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