AFRICA/SUDAFRICA -“No alla legislazioni che discriminano gli omosessuali”: editoriale del cattolico Southern Cross

mercoledì, 29 gennaio 2014

Johannesburg (Agenzia Fides)- La voce della Chiesa si deve alzare contro le “leggi draconiane volte a criminalizzare l’omosessualità” approvare da alcuni Paesi africani afferma un editoriale di Southern Cross, settimanale promosso dalla SACBC (Southern African Catholic Bishops' Conference, che riunisce i Vescovi di Sudafrica, Botswana e Swaziland).
“Di recente i parlamenti di Uganda e Nigeria hanno approvato severe leggi anti-gay. In Uganda il Presidente Yoweri Museveni non l’ha approvata; mentre il Presidente nigeriano Goodluck Jonathan l’ha promulgata. Altri Paesi, come il Camerun e la Tanzania, stanno proponendo leggi simili” ricorda l’editoriale.
“Questi leggi non intendono rendere gli atti omosessuali illegali- lo sono già e sono punibili, in molti Stati africani- ma sono volte a perseguire le persone in base al loro orientamento sessuale” continua l’editorialista che sottolinea che “oltre ad essere ingiuste queste leggi hanno il potenziale di lacerare il tessuto sociale perché possono facilitare false denunce (…), come accade ai cristiani in Pakistan con l’intollerabile legge anti blasfemia”.
Alla luce del Catechismo della Chiesa cattolica che prescrive di “evitare ogni marchio di ingiusta discriminazione” nei confronti delle persone omosessuali e anzi raccomanda di accoglierle “con rispetto, compassione, delicatezza”, l’editoriale chiede che si alzi la voce della Chiesa in Africa “contro le legislazioni discriminatorie e la violenza nei confronti degli omosessuali, molti dei quali sono fedeli cattolici”. (L.M.) (Agenzia Fides 29/1/2014)


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