AMERICA/HAITI - A quattro anni dal disastro la popolazione vive per la maggior parte in situazioni di povertà inaccettabile

lunedì, 13 gennaio 2014

Port au Prince (Agenzia Fides) - A quattro anni dal disastro che ha messo in ginocchio Haiti, e che ha causato circa 300 mila morti (vedi Agenzia Fides, 10/01/2014), la ong AVSI prosegue nel suo impegno per la ‘ricostruzione dell’umano’ nell’isola. Molte cose sono cambiate, ma tante rimangono le sfide da affrontare. Attualmente, sono 170 mila gli sfollati, 600 mila gli haitiani che vivono in condizioni di insicurezza alimentare e si registrano più di 50 mila nuove infezioni di colera ogni anno. Il tutto in un contesto di forte decrescita economica: gli indicatori di sviluppo del Paese rimangono bassi, alcuni addirittura in negativo, la popolazione vive per la maggior parte in situazioni di povertà inaccettabile e i diritti, anche i più elementari, non sono garantiti. In questi anni, AVSI ha fatto partire 19 nuove opere: sette scuole, due centri educativi, sei centri nutrizionali, tre laboratori artigianali e un ristorante comunitario; 1 acquedotto ristrutturato per fornire acqua a 10 mila persone, 10 centri nutrizionali attivi, 4 a Port-au-Prince e 6 a Les Cayes, a favore di circa 15 mila bambini (minori di 5 anni), donne in attesa e con bambini in fase di allattamento all’anno. 1.500 bambini sono stati scolarizzati in circa 100 scuole e ricevono sostegno personalizzato; 40 mila bambini hanno ricevuto kit scolastici (quaderni, libri, zainetto); 9 mila contadini ricevono formazione, assistenza tecnica e attrezzature/sementi. Inoltre, sono stati distribuiti 120 mila medicinali per circa 12 mila beneficiari e sostenuti 36 mila bambini in fase d’allattamento con supplementi nutrizionali. Il numero di senzatetto è sceso del 90% dal picco dei giorni successivi al disastro. Gli haitiani hanno imparato a coltivare la terra e a lavorare, le scuole ricostruite funzionano e i bambini sono tornati a studiare. (AP) (13/1/2014 Agenzia Fides)


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