AFRICA/MOZAMBICO - Lotta alla malnutrizione e assistenza sanitaria per neonati di donne sieropositive e malati di AIDS indigenti

martedì, 7 gennaio 2014

Marrere (Agenzia Fides) - L’ospedale Generale di Marrere assiste una popolazione di circa 300 mila abitanti, beneficiando le persone che vivono negli slums della grande città di Nampula, distante 14 km dall’ospedale. Durante la lunga guerra civile si è trovato in uno stato di semi-abbandono e, solo nel 2005, ha ripreso a funzionare grazie ad un contratto di cogestione tra il Ministero della Sanità e l’Arcidiocesi di Nampula. Si tratta dell’unica struttura ospedaliera della zona che accetta il ricovero degli ammalati di HIV-AIDS affidati alle Missionarie Comboniane. Attenzione particolare è riservata alle donne e ai bambini sieropositivi, sia per quanto riguarda la diagnosi tempestiva, sia per l’aiuto morale e materiale una volta accertato il virus. Oltre all’assistenza medica le suore assicurano programmi di educazione alimentare e la distribuzione di cibi locali arricchiti. In particolare, distribuzione di latte vaccino alle madri durante tutto il periodo dell’allattamento e programma alimentare per i bambini fino a 5 anni. Per le madri vengono organizzati incontri di educazione alimentare, tenuti da un nutrizionista, per insegnare quali sono i cibi più nutrienti per i bambini durante le diverse fasi della crescita. Per garantire assistenza medica alla popolazione, che è impossibilitata a raggiungere l’ospedale, è stato avviato un programma di visita domiciliare. (AP) (Agenzia Fides 7/1/2014)


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