ASIA/TAILANDIA - “Pregate per la piccola comunità cristiana di Pathumthani” dice un missionario nel Paese asiatico da 35 anni

sabato, 14 dicembre 2013

Pathumthani (Agenzia Fides) - “Dopo 26 anni di residenza nella casa del Pontificio Istituto per le Missioni Estere, (PIME) a Nonthaburi dove il Signore mi ha condotto nelle baraccopoli, ad iniziare le case famiglia per i bambini abbandonati, e ad aiutare l’Istituto Missionario Thailandese a fare i primi passi, dallo scorso 5 Maggio sono stato chiamato a fare il parroco di una piccola comunità cristiana a Pathumthani, regione della Thailandia Centrale, nella chiesa intitolata a San Marco”, ha detto all’Agenzia Fides padre Adriano Pelosin, missionario del PIME, impegnato da 35 anni nel Paese asiatico. “Qui a Pathumthani - continua p. Adriano -, siamo circa 200 cattolici con una popolazione di 300 mila abitanti, la maggioranza buddhisti con pochi mussulmani. Insieme al mio assistente, padre Rachata, e ad alcuni fedeli siamo andati a visitare molte delle famiglie cattoliche, abbiamo pregato insieme e li ho esortati ad essere di buon esempio ai loro vicini di casa Buddhisti. Insieme ad alcuni cattolici abbiamo poi cominiciato a visitare la comunità Wat Sake, a circa 10 chilometri dalla nostra chiesa, dove abbiamo incontrato realtà di ogni genere. Le prime persone a venirci incontro sono stati i bambini e fra di loro si distingueva una bimba molto esile, senza denti, con la voce squillante, sorridente e vivacissima” commenta il missionario. “Tutti quei bambini vengono da situazioni familiari disastrose. I loro genitori sono in prigione per spaccio di droga, omicidio, furto, stupro di minori, o sono usciti di casa e mai tornati. Questi piccoli vivono con le nonne che, per guadagnare qualcosa e sfamarli, raccolgono rifiuti per il riciclaggio. Abbiamo incontrato anche tanti anziani soli, abbandonati dai figli; alcuni sono ammalati e nessuno si cura di loro. Con loro, che ci aspettano ogni giorno, passiamo molto tempo. Durante il giorno, mentre andiamo da una casa all’altra, non vediamo nessun giovane, ci dicono che sono in prigione o stanno dormendo, lavorano di notte, spacciano droga.” “Un giovane pieno di tatuaggi e cicatrici, appena uscito di prigione per omicidio, mezzo ubriaco, mi ha invitato a bere con lui e suoi amici e parlando mi ha detto: ‘so che tu, padre, vorresti farci diventare buoni ma io ho un modo mio, chi mi contraria io gli sparo’ l’ho abbracciato con compassione e anche lui mi ha abbracciato mentre gli scendeva una lacrima” ha raccontato padre Adriano. Dal 15 al 18 ottobre scorso abbiamo organizzato un breve camposcuola. L’abate del tempio Buddhista gentilmente ci ha concesso di usare un grande capannone con sedie e tavoli. Noi abbiamo provveduto a tutto il resto: maestre, libri, quaderni, penne, giocattoli, pranzo a mezzogiorno e spuntino alle quattro. L’Arcivescovo di Bangkok ha approvato l’acquisto di una casa sul terreno del tempio per fare attività per i bambini e gli anziani. Pregate per noi”, conclude il missionario. (AP) (14/12/2013 Agenzia Fides)


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