ASIA/TURCHIA - Il Vicepremier Arinc: Ayasofya presto potrebbe ridiventare moschea

mercoledì, 20 novembre 2013

Istanbul (Agenzia Fides) – Il vice-primo ministro turco Bülent Arınc ha nuovamente accennato alla possibilità imminente di riaprire al culto islamico il museo di Ayasofya a Istanbul. Lo rendono noto fonti della stampa turca consultate dall'Agenzia Fides. Le dichiarazioni del vicepremier sono giunte il 16 novembre in occasione della sua partecipazione all'inaugurazione di un museo di tappeti che fanno parte delle opere conservate a Ayasofya, recentemente restaurato dalla Direzione generale turca delle Fondazioni. L'influente leader politico turco ha ribadito che ai suoi occhi l'antico luogo di culto – la basilica bizantina di Santa Sofia, trasformata prima in moschea nel 1453 e poi in museo da Kemal Ataturk nel 1935 – oggi appare «triste», mentre tra breve sarà di nuovo «gioioso» quando tornerà a ospitare le preghiere dei credenti musulmani.
Secondo Arinc, l'utilizzazione di luoghi di culto per altri scopi è già stata proibita da diversi provvedimenti legislativi. Il parlamento turco, nei mesi scorsi, ha accettato di prendere in esame le diverse domande presentate per riconvertire in moschea anche il museo di Ayasofya a Istanbul.
Bülent Arinç rappresenta una figura non marginale dell'attuale scenario politico turco. Nei mesi scorsi si è messo in evidenza come interlocutore dei gruppi che hanno animato le proteste popolari scatenate dalla vicenda del Gezi Park. Qualche giorno fa ha dichiarato di voler abbandonare la politica appena possibile, dopo aver espresso il proprio dissenso davanti alla scelta del Premier Erdogan che aveva ordinato al governatore della provincia di Adana di intervenire per impedire la coabitazione tra maschi e femmine negli appartamenti di universitari fuorisede. «Arinc - spiega a Fides Emre Oktem, professore di diritto internazionale presso la Galatasaray Universitesi - è un islamista convinto, tradizionale e popolare. E' legato al movimento di Fethullah Gülen, il pensatore residente negli Usa che sostiene una visione dell'Islam non estremista e intrattiene rapporti con ebrei e cristiani, a partire dai cattolici». ( GV) (Agenzia Fides 20/11/2013).


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