AFRICA/LIBIA - Calma precaria dopo gli scontri di ieri sera che hanno provocato almeno 32 vittime

sabato, 16 novembre 2013

Tripoli (Agenzia Fides)- È di 32 morti e di più di 400 feriti il bilancio ancora provvisorio degli scontri a Gharghour, un sobborgo di Tripoli, scoppiati ieri, 15 novembre, quando una dimostrazione pacifica di fronte alla sede della milizia originaria di Misurata, è degenerata nella violenza.
La folla si era radunata raccogliendo l’appello lanciato dalle autorità religiose islamiche affinché la popolazione dimostrasse per le strade per chiedere lo scioglimento delle diverse milizie, create durante la guerra civile del 2011, e l’integrazione dei loro appartenenti nelle forze di polizia e nell’esercito.
In un primo momento di fronte all’avanzare della folla, i miliziani hanno sparato in aria per disperdere la manifestazione, ma poi hanno tirato ad altezza d’uomo. In rappresaglia della strage altri gruppi armati hanno assalito la sede della milizia di Misurata, scatenando una battaglia nel mezzo del quartiere. Da Misurata sono giunti rinforzi e la milizia è riuscita a riprendere il controllo della propria sede di Tripoli. La stazione radiotelevisiva di Misurata ha inoltre affermato che tra i dimostranti vi erano dei sostenitori del defunto dittatore Gheddafi e che sarebbe questi che avrebbero iniziato a sparare.
A Tripoli stamattina regna una calma precaria mentre a Tobruk si è svolta ieri una dimostrazione di solidarietà per le vittime della capitale e contro le milizie, ed altre sono in programma per oggi. (L.M.) (Agenzia Fides 16/11/2013)


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