VATICANO - ECONOMIA, ETICA E SVILUPPO SOSTENIBILE: UN INTERVENTO DEL PRESIDENTE DI GIUSTIZIA E PACE, MONS. MARTINO, SULLA GLOBALIZZAZIONE DELLA SOLIDARIETA’

lunedì, 7 aprile 2003

Città del Vaticano (Agenzia Fides) - "Se lo sviluppo non raggiunge tutti i popoli, non è efficace, poiché si priva del contributo fattivo di molti e perché le zone di sottosviluppo sono, a lungo andare, cause di squilibri, turbando la dinamica positiva dello sviluppo stesso". Lo ha sostenuto il Presidente del Pontificio Consiglio “Giustizia e Pace”, l’Arcivescovo Renato Martino, in un discorso su: "Economia, etica e sviluppo sostenibile" pronunciato a Roma, sabato 5 aprile 2003, durante una celebrazione promossa dalla Fondazione intitolata a Don Luigi Di Liegro, nel cinquantesimo di ordinazione sacerdotale del compianto direttore della Caritas romana.
Nel suo intervento l’Arcivescovo ha sottolineato che "per essere sostenibile, lo sviluppo deve trovare il giusto equilibrio tra gli obiettivi economici, sociali e ambientali. Ciò al fine di assicurare il benessere di oggi senza compromettere quello delle generazioni future". Rilevando che lo sradicamento della povertà è una componente cruciale dello sviluppo sostenibile, monsignor Martino ha indicato come uno dei segni positivi dei nostri tempi la rilevanza preminente che la lotta alla povertà stessa ha assunto nella Comunità internazionale. Dopo aver evocato il principio tanto caro a Giovanni Paolo II della globalizzazione della solidarietà, il Presidente di “Giustizia e Pace” ha richiamato alcune iniziative per realizzare tale essenziale aspetto della globalizzazione: dare soluzione alla questione del debito internazionale dei Paesi poveri, senza che ciò vada a scapito dell'Aiuto Pubblico allo Sviluppo; riportare l'equità nel commercio internazionale, abbattendo le barriere protezionistiche, giacché nel mondo d'oggi commercio, sviluppo e lotta alla povertà sono strettamente legati; superare gli ostacoli al trasferimento delle necessarie conoscenze connesse al progresso tecnologico dai Paesi ricchi, che ne dispongono, ai Paesi poveri, con priorità assoluta alle iniziative riguardanti l'educazione e la sanità.
Al termine del suo intervento, l'Arcivescovo ha accennato al gravissimo problema dell'acqua, della cui mancanza nei prossimi 25 anni soffrirà circa metà della popolazione mondiale. Nella lotta per l'eliminazione della povertà, l'acqua gioca un ruolo vitale. Il Pontificio Consiglio della Giustizia e della Pace ha presentato un documento in proposito al Terzo Forum Mondiale dell'acqua, recentemente conclusosi a Kyoto in Giappone. (S.L.) (Agenzia Fides 7/4/2003; Righe 32 – Parole 428)


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