AFRICA/CONGO RD - La sconfitta dell’M23: una vittoria storica per l’esercito congolese

mercoledì, 6 novembre 2013

Kinshasa (Agenzia Fides)- L’M23 è stato sconfitto: nel corso della notte i combattenti del principale movimento di guerriglia del Nord Kivu (est della Repubblica Democratica del Congo), hanno abbandonato le ultime due posizioni tenute al confine con Rwanda e Uganda.
L’esercito congolese può così celebrare la sua prima vera vittoria dall’indipendenza del Paese, dicono gli esperti all’Agence France Press.
Una vittoria alla quale hanno contributo diversi fattori recita una nota inviata a Fides dalla Rete Pace per il Congo. Tra questi vi sono la forte pressione popolare, della Società Civile e delle autorità locali sul Presidente Kabila e sulla Missione dell’ONU nella RDC (MONUSCO), affinché intraprendessero un’azione militare robusta nei confronti dell’M23; la riorganizzazione dell’esercito congolese, grazie anche al contributo del Belgio, che ha permesso di migliorare il coordinamento delle unità impegnate contro il movimento armato; la pressione esercitata dall’ONU e dalla Comunità Internazionale sul Rwanda, accusato di appoggiare militarmente l’M23, di reclutare nuove leve tra cui dei minorenni e di inviare proprie truppe sul territorio congolese; il determinante appoggio logistico fornito all’esercito regolare congolese dalla MONUSCO e, soprattutto, dalla sua brigata d’intervento, istituita in seguito alla risoluzione 2098 del Consiglio di Sicurezza dell’ONU.
Il governo di Kinshasa ha annunciato che dopo la sconfitta dell’M23 non vi è più spazio nella RDC per qualsiasi altro gruppo armato irregolare, “che si tratti delle FDLR rwandesi, delle ADF-NALU e dell’LRA ugandesi, delle FNL burundesi così come tutti gli altri gruppuscoli Mai-Mai congolesi”. (L.M.) (Agenzia Fides 6/11/2013)


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