ASIA/SIRIA - Il parroco greco-cattolico di Raqqa agli islamisti: state tradendo il vero Islam

martedì, 5 novembre 2013

Raqqa (Agenzia Fides) – L'Archimandrita Naaman Rawik, parroco greco cattolico di Raqqa e Tabqa – città della Siria settentrionale in mano dai mesi alle milizie anti-Assad – ha trovato rifugio in Libano dopo che i militanti islamisti dello Stato islamico dell'Iraq e del Levante (ISIL) avevano aggredito e danneggiato le sue due parrocchie. Nei giorni scorsi, l'Archimandrita Rawik ha rivolto proprio ai miliziani islamisti un messaggio pubblico – reso noto dalla Fraternitè Chrètienne Sarthe-Orient e ricevuto dall'Agenzia Fides – in cui stigmatizza i loro atti violenti contro le chiese come contrari alla tradizione islamica. “Voi” riferisce p Rawik “avete cancellato ogni traccia cristiana, distruggendo le nostre chiese e offendendo i loro santi patroni, impossessandovi delle nostre case e spingendo all'esilio i pastori e i loro parrocchiani (…). Credete forse voi che Allah, il suo Profeta e i musulmani in generale accetteranno e benediranno i vostri atti?” “L'Islam” chiede in forma retorica l'Archimandrita greco cattolico “non è forse nella continuità di Abramo, il Padre di tutti i credenti e della religione, dietro cui noi cristiani abbiamo iniziato a camminare seicento anni prima di voi? Un musulmano non è forse colui che protegge l'uomo con la sua propria mano e con la sua lingua? Ed ecco che gli atti delle vostre mani testimoniano solo dei rapimenti di uomini di Dio di cui voi siete causa”. L'incalzante messaggio di padre Naaman si conclude indicando la patologia islamista come corpo estraneo rispetto alla tradizione di convivenza tra cristiani e musulmani sperimentata in Medio Oriente: “Ritornate ai vostri Testi Sacri”, scrive l'Archimandrita ai militanti islamisti, “apprendete da essi il vero Islam prima che si possa dimostrare con i versetti stessi del Corano che voi siete divenuti estranei al Libro e all'insegnamento di Allah sulla tolleranza, che voi siete ormai estranei ai nostri modi di vivere autenticamente arabi, che siete totalmente stranieri rispetto alle tradizioni nelle quali siamo cresciuti, musulmani e cristiani, in Siria e a Raqqa in particolare”.
A Raqqa, alla Fine di luglio è stato rapito il gesuita romano Paolo Dall'Oglio. Secondo quanto ricostruito dall'Agenzia Fides (26/8/2013) gli indiziati del rapimento di padre Paolo sono prioprio gli affiliati dell'ISIL. (GV) (Agenzia Fides 5/11/2013).


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