ASIA/SIRIA - Vescovo siro-ortodosso: serve un corridoio umanitario per salvare i civili di Sadad

venerdì, 25 ottobre 2013

Homs (Agenzia Fides) - Il Metropolita Silwanos Boutros Alnemeh, titolare dell'arcidiocesi siro-ortodossa di Homs e Hama, ha lanciato un appello alle istituzioni e organizzazioni umanitarie internazionali a nome delle popolazioni civili – circa 3mila persone – rimaste assediate nei villaggi di Sadad e Hofar, nella regione del Qualamun, circa cento chilometri a nord est di Damasco, dove si è aperto un altro fronte del conflitto tra l'esercito governativo e le milizie anti-Assad. I responsabili dell'assedio – spiega il vescovo nel suo messaggio giunto a Fides -devono “facilitare la partenza in tutta sicurezza della popolazione in qualsiasi direzione, sia verso il convento di Al-Attieh, sia in direzione della città di Homs, dove noi potremmo accoglierla”. il Metropolita Silwanos implora anche le organizzazioni internazionali destinatarie del suo appello a evitare “dichiarazioni che possono compromettere la sicurezza degli assediati e dei residenti in Siria”.
Come spiegano a Fides fonti della Chiesa siro-ortodossa, oltre mille miliziani in gran parte legati a fazioni islamiste, con trenta veicoli militari, equipaggiati con mitragliatrici, hanno invaso la città occupando la stazione di polizia, i centri governativi, le strutture pubbliche,  l'ospedale, la posta, causando tre morti fra cristiani locali e danni a diverse chiese. La popolazione civile ha iniziato  l'esodo verso Homs e verso l'aeroporto di Damasco.
Sadad gode di importanza storica, archeologica e religiosa, ed è menzionata più di una volta nella Bibbia. Secondo le fonti di Fides, i suoi abitanti - in maggioranza cristiani - si erano rifiutati di formare "comitati popolari di difesa" armati. (GV-PA) (Agenzia Fides 25/10/2013).


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