AFRICA/BURUNDI - Referendum costituzionale: “Si profila una larga approvazione della nuova Costituzione” dicono fonti di Fides

lunedì, 28 febbraio 2005

Bujumbura (Agenzia Fides)- “Finora è tutto tranquillo, la gente si reca con ordine ai seggi per votare” dice all’Agenzia Fides una fonte da Bujumbura dove è in corso la votazione per il referendum sul nuovo testo della Costituzione. La consultazione referendaria era stata più volte rimandata (vedi Fides 1° ottobre, 15 e 16 dicembre 2004).
La nuova Costituzione prevede una ripartizione dei parlamentari in base a criteri etnici: ai tutsi (il 14% della popolazione) andranno il 40% dei seggi, agli Hutu (che sono l’85% della popolazione) circa il 60%.
“L’aspettativa generale è che la stragrande maggioranza degli elettori voterà a favore dell’approvazione del nuovo testo costituzionale” dice la fonte di Fides. “Una vittoria del no appare veramente improbabile perché significherebbe una battuta di arresto del processo di riconciliazione nazionale. In realtà, le forze politiche locali hanno raggiunto un’intesa sulla nuova Costituzione. La vera battaglia politica sarà per le prossime elezioni legislative e presidenziali previste nei prossimi due mesi. Comunque è già importante che i partiti burundesi abbiano trovato un’intesa sul testo costituzionale, ovvero sulle regole del gioco democratico”.
Dal 1993, il Burundi è sconvolto da una guerra civile che vede contrapposti l’esercito governativo, formato in gran parte da tutsi, e diversi movimenti di guerriglia hutu. Il conflitto finora ha provocato almeno 300mila morti. Nel 2000 è stato raggiunto un primo accordo politico ad Arusha (Tanzania) per formare un governo di transizione al quale partecipano la maggior parte dei partiti politici burundesi, ma non la guerriglia. Secondo gli accordi, nei primi 18 mesi di governo il presidente è un tutsi e il vicepresidente un hutu; nei successivi 18 mesi si ha un rovesciamento con un presidente hutu mentre il vicepresidente è un tutsi. Solo con gli accordi di Dar es Salaam del 2003, firmati tra governo e FDD, hanno aperto una reale prospettiva di pace. (L.M.) (Agenzia Fides 28/2/2005 righe 28 parole 325)


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