ASIA/FILIPPINE - I missionari, i bambini, i più poveri fra i poveri, che vivono ai margini dell’immensa discarica di Manila, in preghiera per il Papa

lunedì, 28 febbraio 2005

Manila (Agenzia Fides) - Nelle aree più povere della terra si prega per il Santo Padre. Proprio nel cuore di Manila, nell’area di Quezon City, si estende la discarica di Payatas, che copre un’area di 25 ettari e forma una montagna di rifiuti alta quarantacinque metri. Payatas è universalmente nota come “smokey mountains” (“montagne fumanti”), poiché l’area è perennemente coperta di fumo per le esalazioni e l'autocombustione degli stessi rifiuti. In questa immensa discarica, ferita infetta nel cuore della città, formatasi già nel 1945, vivono stabilmente oltre 25mila persone, nella miseria e nel degrado più assoluto, mentre il numero dei poveri arriva a 100.000 se si considera il vicino insediamento di baracche del quartiere di Tondo.
In un tale inferno cercano di operare i missionari Orionini e Vincenziani, che hanno coinvolto nella preghiera per il Santo Padre i poveri abitanti di Payatas e di Tondo: “Vogliamo augurare al Santo Padre una pronta guarigione con tutto il nostro cuore e la nostra riconoscenza per la grande attenzione che lui ha sempre avuto nei nostri confronti e per la situazione di estremo disagio in cui viviamo”, ha scritto don Bernardo Tao Seo, missionario Orinino, direttore della missione dei Figli di Don Orione, che lavorano da diversi anni all'interno della discarica di Manila. “Abbiamo organizzato insieme ai padri Vincenziani veglie di preghiera nelle cappelle sparse per tutta la zona. Questa gente meravigliosa ha risposto senza indugi al nostro appello e tanti sono accorsi a pregare per Giovanni Paolo II”. fra loro molti bambini denutriti o ammalati e bambine che spesso finiscono per essere avviate dai loro stessi genitori alla prostituzione, che diventa una fonte di reddito per le famiglie che vivono in condizioni di estrema povertà.
(PA) (Agenzia Fides 28/02/2005 Righe: 23 Parole: 236)


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