ASIA/PAKISTAN - Il Consiglio Mondiale delle Chiese al Premier: “Urge proteggere le minoranze religiose”

venerdì, 4 ottobre 2013

Islamabad (Agenzia Fides) – Il Consiglio Mondiale delle Chiese (WCC) invita il governo pakistano a “proteggere dal terrorismo i cristiani pakistani e tutte le minoranze religiose”: è quato si afferma in una lettera inviata dal Segretario generale del Consiglio, il Rev. Olav Fykse Tveit, al Primo Ministro del Pakistan, Nawaz Sharif, in seguito agli attentati verificatisi la settimana scorsa nella Chiesa di Tutti i Santi a Peshawar. Nel testo della missiva, inviato all’Agenzia Fides, il WCC “condanna gli atti di terrorismo”, esprimendo solidarietà alle famiglie delle vittime, promettendo di portare “tutti nei nostri pensieri e le nostre preghiere”.Tveit condivide grave preoccupazione per l’insicurezza delle minoranze religiose in Pakistan, specialmente di fronte alla crescente minaccia dell'estremismo religioso. Il Segretario esorta quindi il governo pakistano a prendere misure necessarie per garantire la sicurezza alle comunità maggiormente vulnerabili, soprattutto quelle comunità religiose che devono affrontare continue minacce alla loro vita.
Il terrorismo è un piaga che tocca l’intera nazione, come mostrano gli ultimi dati diffusi dal “Centro per la ricerca e gli studi sulla sicurezza”, think-tank pakistan con sede a Islamabad. In un rapporto inviato a Fides, il Centro informa che da gennaio al 31 agosto 2013, sono state uccise in Pkistan 4.286 persone (e 4.066 ferite) in diversi omicidi mirati, attacchi di militanti, attentati terroristici, come le bombe dei kamikaze talebani. “A causa delle falle nello stato di diritto e data l’impotenza dei tribunali, il Pakistan è diventato un campo di sterminio in cui i militanti, i talebani e i fondamentalisti islamici operano impunemente”, commenta una nota inviata a Fides dalla “Asian Human Rights Commission” (AHRC), Ong con sede a Hong Kong. “Per i civili non c'è dignità – prosegue la nota – il rispetto per la vita e il senso di giustizia sono spariti, mentre i cittadini pakistani innocenti sono divenuti semplicemente carne da macello secondi fini. Il diritto alla vita ha perso ogni significato”. Secondo la AHRC, “urge intervenire sul sistema della giustizia penale ma è necessaria la volontà politica del governo di controllare la militanza nel paese”. (PA) (Agenzia Fides 4/10/2013).


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