ASIA/PAKISTAN - Dopo le bombe, atrocità sui cristiani: traffico d’organi con le vittime di Peshawar?

venerdì, 27 settembre 2013

Karachi (Agenzia Fides) – Dopo le bombe nella chiesa di tutti i santi a Peshawar, resta tesa la situazione nella società pakistana: alla tragedia si aggiunge l’orrore. I cristiani si dicono “inorriditi”per le voci che collegano le bombe di Peshawar al vasto problema del traffico d’organi: è quanto dicono all’Agenzia Fides alcuni esponenti di Ong nella società civile pakistana. Alcuni “sciacalli”, presumibilmente paramedici locali, avrebbero approfittato dell’alto numero di morti e feriti per rubare organi delle vittime e sfruttarli per il commercio illegale di organi. “Se fosse vero, ci sarebbero criminali che speculano sulla sofferenza delle vittime cristiane in un modo veramente blasfemo e sacrilego”, nota a Fides p. Mario Rodrigues, sacerdote di Karachi. “Chiediamo una indagine seria puntuale della polizia su questo versante che ci scandalizza”, conclude.
Il Pakistan ha promulgato una legge per regolare i trapianti di organi nel 2010, per scrollarsi di dosso la sua reputazione come “destinazione leader” per il turismo dei trapianti e per fermare traffico illegale di organi umani. Dopo l' approvazione della legge, il traffico illegale subì un rallentamento, ma dal 2011 molti casi di trapianti illegali sono emersi di nuovo. A luglio scorso, visti i dati di un” fiorente commercio”, la Corte Suprema ha emesso direttive chiedendo ai governi provinciali di prendere provvedimenti e di far applicare la legge. Secondo indagini dela polizia, 42 strutture mediche dedite a trapianti di organi illegali sono state individuate in Punjab. (PA) (Agenzia Fides 27/9/2013)


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