ASIA/SIRIA - La Deputata cristiana Maria Saadeh: “Fermare gli attacchi: siamo uniti al Papa per la pace”

giovedì, 5 settembre 2013

Damasco (Agenzia Fides) – “Tutti i siriani, cristiani e non cristiani, nutrono la speranza che la preghiera e il digiuno servano a fermare la violenza, le violazioni della dignità umana, gli attacchi militari preannunciati. Come cristiani siriani, condividiamo il cuore e lo spirito del Papa. Siamo uniti a lui, lo ringraziamo e speriamo che possa aiutarci”: è quanto dichiara all’Agenzia Fides la donna greco-cattolica Maria Saadeh, deputata al Parlamento di Damasco, in vista della giornata di preghiera e digiuno del 7 settembre. “Apprezziamo molto l’appello lanciato da Papa Francesco – spiega a Fides – rimarchiamo le ragioni fondamentali per cercare di costruire la pace in Siria e in Medio Oriente. Da anni lavoriamo per costruire armonia e pace nella composita società siriana, ci stiamo impegnando per una pace sostenibile. Abbiamo molto da fare per mantenere un pacifica convivenza”.
Oggi, aggiunge Saadeh, “un futuro di pace in Siria non è solo responsabilità della Siria ma anche della comunità internazionale e dell’Europa. La Santa Sede conosce bene la nostra cultura e può sostenere i nostri sforzi per la pace, per fermare la violenza. Dobbiamo chiedere a tutti i paesi di fermare la violenza e la guerra. Chiediamo agli Stati Uniti di non promuovere una azione militare, perché è illegale e tutto il mondo lo riconosce”.
Maria Saadeh si unirà al digiuno e alla preghiera annunciati dal Papa con la comunità greco-cattolica di Damasco: “Vivremo la giornata per la pace, il 7 settembre, con tanti altri fedeli, con tutti i siriani di diverse etnie, culture e religioni”, conclude. (PA) (Agenzia Fides 5/9/2013)


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