ASIA/INDIA - Appello dei Vescovi indiani a tutte le diocesi perché organizzino speciali veglie di preghiera per la salute del Santo Padre

venerdì, 25 febbraio 2005

New Delhi (Agenzia Fides) - “La Chiesa indiana segue con apprensione le condizioni di salute del Santo Padre. Appena abbiamo appreso la notizia del suo nuovo ricovero ospedaliero, la Chiesa ha invitato i fedeli a riunirsi in preghiera”: lo ha detto all’Agenzia Fides p. Babu Joseph, portavoce della Conferenza Episcopale dell’India. I Vescovi indiani, riuniti nella Conferenza che raccoglie le tre comunità cattoliche presenti nel paese, latina, siro-malabarese e siro-malankarese, hanno inviato un messaggio a tutte le dicesi, sensibilizzando i fedeli e chiedendo un impegno speciale di preghiera, attraverso veglie, Sante Messe e Adorazioni Eucaristiche.
P. Babu ha continuato: “Siamo profondamente impressionati dal modo in cui il Santo Padre vive la sofferenza che gli è data: egli è per noi un modello eroico e attraverso il suo esempio possiamo comprendere e vivere meglio la nostra sofferenza. Nonostante il dolore e la debolezza, il Papa ha continuato a predicare con forza la pace nel mondo e la fratellanza universale fra ai popoli. Per questo anche gli indù e gli altri non cristiani in India lo ammirano lo vedono come grande leader spirituale”.
Ricordando che il Messaggio del Santo Padre per la Quaresima 2005 è incentrato sull’età anziana, p. Babu ha detto a Fides: “L’età anziana è sinonimo di dolore fisico, declino delle proprie abilità e facoltà. Ma Giovanni Paolo II ci ricorda che la sofferenza, se vissuta in Gesù Cristo, si trasforma in qualcosa di più significativo: non è fine a se stessa, ma diventa sofferenze redentiva. Non causa disperazione ma è strumento per essere più vicini a Dio e raggiungere la santità”.
(PA) (Agenzia Fides 25/2/2005 righe 26 parole 254)


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