AFRICA/CONGO RD - Gli abitanti dei villaggi dove è prevista l’offensiva militare contro la guerriglia presi tra 2 fuochi

martedì, 3 settembre 2013

Kinshasa (Agenzia Fides)-“La popolazione cerca di condurre una vita normale ma con un orecchio attento a quello che succede perché si teme sempre una nuova fiammata di violenza” dicono all’Agenzia Fides fonti della Chiesa da Goma, il capoluogo del Nord Kivu, nell’est della Repubblica Democratica del Congo, dove l’esercito congolese e le truppe ONU stanno conducendo un’offensiva contro i guerriglieri dell’M23.
Il governo di Kinshasa (che si base anche su rapporti di organismi dell’ONU) accusa il Rwanda di appoggiare l’M23 e di aver inviato truppe in suo sostengo. Le autorità congolesi affermano inoltre che sono stati proprio i militati rwandesi ad aver sparato alcuni colpi di artiglieria contro Goma nelle scorse settimane. Il Rwanda accusa a sua volte l’RDC di aver colpito il suo territorio provocando la morte di almeno una persona. Kigali ha quindi schierato truppe al confine con il Congo, facendo accrescere la tensione.
“La scorsa settimana diverse persone erano preoccupate di fronte alle notizie sul concentramento di truppe rwandesi al confine con il Congo, tanto è vero alcuni non hanno lavorato per il timore di bombardamenti. Ma ora dopo l’ammonimento del Segretario Generale dell’ONU al Rwanda la popolazione si è un po’ rasserenata” dicono le nostre fonti.
Mentre l’esercito congolese, spalleggiato dalle truppe dell’ONU si appresta a sferrare una nuova offensiva contro l’M23 nella zona di Kikumba (ad una trentina di km da Goma), la popolazione dei villaggi dell’area è intrappolata tra i due contendenti. “Abbiamo parlato con una persona di una parrocchia di un villaggio della zona, che ci ha detto che gli abitanti non riescono a partire da lì perché la strada è bloccata” dicono le nostre fonti.
L’inviata speciale dell’ONU per la Regione dei Grandi Laghi, Mary Robinson, si è recata a Goma dove ha affermato che l’M23 deve cessare la violenza e deporre le armi, come chiesto dal Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite. “I cittadini di Goma si sono rallegrati un poco per ciò che ha detto la signora Robinson, ma aspettano che dalle parole si passi ai fatti concreti” concludono le nostre fonti. (L.M.) (Agenzia Fides 3/9/2013)


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