Giacarta (Agenzia Fides) – Il presidente indonesiano Susilo Bambang Yudhoyono si è detto preoccupato dalla crescente intolleranza religiosa in Indonesia e ha promesso che il paese, campione di pluralismo, difenderà le minoranze religiose e la libertà religiosa. La questione della crescente intolleranza religiosa, che ha agitato l’Indonesia nell’ultimo anno, è stata al centro del recente discorso annuale del Presidente al Parlamento, che ha un valore programmatico per il governo. Visto il verificarsi di attacchi sempre più violenti contro le minoranze religiose, come cristiani, musulmani sciiti e ahmadi (piccola setta considerata eretica dall’islam), nei mesi scorsi leader religiosi hanno criticato apertamente il Presidente definendolo “complice del clima d’intolleranza”, e stigmatizzando l’inerzia del governo nel prevenire e fermare tali attacchi (vedi Fides 23/5/2013).
“Sono molto preoccupato per i continui episodi di intolleranza e di conflitto fra comunità”, ha detto Yudhoyono ha detto nel suo discorso, inviato a Fides. “Dobbiamo essere in grado di prevenirli”, ha affermato, invocando una “responsabilità collettiva di governo e istituzioni religiose”. “Non possiamo giustificare l'imposizione del credo religioso su una minoranza” ha detto, aggiungendo che “ogni cittadino deve rispettare la Costituzione che garantisce la libertà di religione”. L’Indonesia, ha ribadito, è un paese pluralista che è sempre stato campione di dialogo fra civiltà e religioni: per questo “urge evitare scontri e violenze, che possono disturbare la pace nella nostra società e la nostra unità nazionale”.
Le osservazioni del presidente giungono mentre la sua amministrazione è criticata per non aver arginato i casi di intolleranza, aumentati costantemente negli ultimi quattro anni. Secondo un Rapporto inviato a Fides dal “Wahid Institute”, che promuove il pluralismo e l'islam pacifico, i casi di intolleranza religiosa in Indonesia sono stati 274 nel 2012, 267 del 2011, 184 nel 2010 e 121 nel 2009.
Yudhoyono, in carica dal 2004, termina il suo incarico nel 2014. Secondo gli analisti, una serie di scandali per corruzione che hanno riguardato il suo governo gli hanno fatto perdere molta popolarità. (PA) (Agenzia Fides 24/8/2013)