ASIA/INDIA - Violenze sui cristiani in Orissa: per il Vescovi “il governo dovrebbe agire”

martedì, 16 luglio 2013

Balasore (Agenzia Fides) – “La violenza colpisce ancora i cristiani in Orissa. Spesso i responsabili sono gruppi fondamentalisti indù che non vedono di buon occhio i cristiani. Come Chiesa stiamo insistendo con il governo perché garantisca la sicurezza e la protezione dei cittadini di fede cristiana”: con queste parole, espresse all’Agenzia Fides, S. Ecc. Thomas Thiruthalil, C.M., dell’ordine dei Lazzaristi, Vescovo di Balasore e Presidente della Conferenza Episcopale dell’Orissa, commenta all’Agenzia Fides gli ultimi due recenti episodi che confermano la sofferenza della comunità cristiana in Orissa: la morte di un Pastore cristiano protestante e lo stupro di una suora.
Puntualizzando che si aspettano le indagini per avere certezza su autori e modalità delle violenze, il Vescovo dice: “La violenza è sempre esecrabile. I cristiani sono vittime in quanto spesso accusati di voler convertire la popolazione. Sta di fatto che nostri fedeli sono vulnerabili e indifesi. Il governo dovrebbe garantire il rispetto delle leggi. Questo è il nostro primo punto di azione. In secondo luogo, come Chiesa abbiamo un dialogo con tutte le componenti della società e in special modo con gli indù, per far comprendere che i cristiani vogliono soltanto pace e armonia”.
Come l’Agenzia Fides apprende dalla diocesi di Cuttack-Bhubaneswar una suora 28enne, originaria del distretto di Kandhamal è stata sequestrata e violentata da più uomini, per circa una settimana, fra il 5 e l’11 luglio. L’episodio è avvenuto nell’area di Bamunigam, 250 km a sud di Bhubaneswar. La suora, che frequentava gli studi universitari a Chennai, in Tamil Nadu, era tornata in Orissa per la notizia che sua madre era gravemente malata. E’ stata prelevata da alcuni cugini e da amici che poi l’hanno rapita violentata. Secondo le prime indagini, alla base potrebbe esserci una vendetta interna nella famiglia perché il padre dei cugini della suora è stato ucciso l’anno scorso da alcuni insorti, (forse maoisti) e forse si sospettava ail coinvolgimento di alcuni parenti. Il Vescovo di Cuttack-Bhubaneswar ha condannato la “violenza oltraggiosa” e in un messaggio a Fides ha chiesto giustizia. P. Dibyasingh Parichha, sacerdote e avvocato del distretto di Kandhamal, ha detto a Fides che la Chiesa sta fornendo supporto legale e psicologico alla vittima.
Un altro episodio che ha destato scetticismo e sospetti riguarda la morte di un Pastore protestante, medico e missionario della “Blessing Youth Mission”. Il dottor Jaishankar, 45 anni, è stato trovato morto il 14 luglio in un fiume nei pressi di Jeypore, in Orissa. Era scomparso dall’11 luglio, mentre era in viaggio da Jeypore a Lamtaput. Secondo le prime ricostruzioni, il ciclomotore sui cui viaggiava potrebbe essere stato travolto da una inondazione, mentre attraversa un ponte sul fiume. Va detto che l’area è infestata dai ribelli naxaliti e la polizia non esclude possano essere in qualche modo responsabili della morte, dati alcuni segni presento sul cadavere. Il Pastore viveva a Bhopal insieme alla sua famiglia. Lascia la moglie Florence e due figlie di 15 e 7 anni. (PA) (Agenzia Fides 16/7/2013)


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