ASIA/INDIA - A due mesi dallo tsunami, il Nunzio Apostolico in visita nelle aree colpite dal disastro

mercoledì, 23 febbraio 2005

New Delhi (Agenzia Fides) - Portare conforto alla popolazione impegnata nella ricostruzione, assicurare la vicinanza del Santo Padre, visitare i progetti di ricostruzione portati avanti dalle Chiese locali: sono gli scopi del viaggio che S. Ecc Mons. Pedro Lopez Quintana, Nunzio Apostolico in India, ha compiuto nelle aree dell’India meridionale colpite dallo tsunami.
Nei giorni scorsi il rappresentante della Santa Sede ha visitato diversi villaggi in Tamil Nadu e Kerala, accertandosi dei programmi di ricostruzione messi in atto dalla Chiesa e da altre agenzie cattoliche, soprattutto in favore dei pescatori che hanno visto la loro vita sconvolta dal maremoto del 26 dicembre scorso.
Il Nunzio ha detto che “la fede che la gente dimostra verso un Dio che ama sta aiutando a riprendersi dal disastro”. “Il Santo Padre mi ha mandato per darvi la sua benedizione e mostrarvi la sua vicinanza in queste vostre sofferenze”, ha detto il Nunzio agli abitanti dei villaggi che sono giunti a salutarlo. Mons Lopez Quintana ha raccontato che quando si è verificato lo tsunami egli era in Vaticano: “Il Santo Padre ha pregato per voi e per tutti coloro che hanno perso le loro vite e le loro proprietà”, ha detto il Nunzio rivolgendosi alla gente del luogo. “Non abbiate paura: il Signore Dio Onnpotente, che conosce ogni cosa, è al vostro fianco. Il Padre celeste aiuterà tutti coloro che soffrono per questo disastro”, ha sottolineato il Nunzio, che ha concluso il suo viaggio il 20 febbraio.
Mons Lopez Quintana ha pregato per le vittime, accompagnato nel suo viaggio da Mons. Stanley Roman, Vescovo di Quilon, e da Mons. Soosa Pakiam, Arcivescovo di Trivandrum, che gli hanno riferito e illustrato l’impegno della Caritas e dei religiosi delle Chiese locali. In Tamil Nadu il Nunzio ha anche celebrato nel Santuario mariano di Vailankanni una Santa Messa di suffragio per le vittime dello tsunami.
(PA) (Agenzia Fides 23/2/2005 righe 26 parole 260)


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