ASIA/FILIPPINE - Un Ramadan di giustizia e riconciliazione: messaggio del Centro pro-dialogo “Silsilah”

venerdì, 12 luglio 2013

Zamboanga City (Agenzia Fides) – Il mese sacro del Ramadan è “un momento speciale per rinnovare l'amicizia e la solidarietà fra cristiani e musulmani”: lo afferma il Messaggi diffuso in occasione del mese del Ramadan dal Centro per il dilog intrreligioso “Silsilah”, con sede a Zamboanga, sull’isola di Mindanao, (Filippine Sud), fondato oltre 25 anni fa dal missionario cattolico p. Sebastiano D’Ambra (Pime). “Speriamo che il Ramadan – afferma il testo, inviato all’Agenzia Fides – sia celebrata nello spirito di amicizia e di riconciliazione e che i nuovi governanti eletti nelle Filippine servano il popolo con giustizia ed equità”.
Il messaggio ricorda “la sofferenza di tanti fratelli e sorelle musulmani di tutto il mondo, soprattutto ora in paesi come Siria, Palestina, Egitto, Pakistan e in altre parti del mondo”. In particolare il testo cita la sofferenza dei “molti musulmani nelle Filippine, specialmente nelle zone di Mindanao”. “Perché c'è così tanta sofferenza?”, si chiede “Silsilah” cercando alcune risposte: abuso di potere, l'uso di droghe illegali e molte altre attività illegali e immorali. Di fronte a tali problemi, spesso di resta in silenzio a causa della paura, ma “il nostro silenzio spesso perpetua la discriminazione, la povertà, le ingiustizie, la corruzione e illegalità”. Il Ramadan – prosegue il testo – “ricorda ai musulmani nel mondo l'importanza del digiuno e della preghiera come un modo per essere più vicini a Dio e per prendersi cura dei più bisognosi. Il Ramadan è un'occasione importante per la purificazione. I cristiani sono grati ai musulmani per aver dato loro questo esempio”.
“Silsilah” ricorda che cristiani e musulmani “sono legati come fratelli e sorelle, membri della stessa famiglia umana, creati dallo stesso Dio che ama tutti”. “Questo è il Silsilah (termine che significa “catena”, ndr) che dobbiamo costruire insieme, lavorando sodo per costruire insieme un dialogo che è segno della presenza di Dio tra noi”, come il Corano e la Bibbia incoraggiano a fare, nota il documento.
“Possa il mese di Ramadan diventare un momento speciale per i musulmani per ricordare questo messaggio e per i cristiani e le persone di altre religioni del mondo a muoversi insieme in armonia”, auspica il messaggio. “Le differenze culturali e religiose – si conclude – non devono essere motivo di disprezzo reciproco, ma piuttosto occasione di lavorare insieme per il bene comune”, senza “chiudere le porte del cuore a persone che provengono da diverse fedi e culture”, ma apprezzando “ciò che abbiamo in comune, convinti che tutti abbiamo gli stessi diritti e la dignità”. (PA) (Agenzia Fides 12/7/2013)


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