ASIA/VIETNAM - Rapporti Santa Sede-Vietnam fra speranza e realismo: importante sarà l’opera di istruzione

sabato, 15 giugno 2013

Roma (Agenzia Fides) – “I passi avanti compiuti in questi anni nei rapporti fra Santa Sede e Vietnam sono piccoli passi importanti. Viviamo, come ci insegna il nostro Card. Van Thuan, sempre nella speranza, guardando la situazione con realismo. La Santa Sede ha mostrato buona volontà e fatto tutto il possibile. Auspichiamo che la missione della Chiesa possa aprirsi sempre più alla società vietnamita, ad esempio attraverso opere nel campo dell’istruzione”: è quanto dice all’Agenzia Fides p. Ambrogio Nguyen Van Si, OFM, teologo vietnamita e Rettore del Collegio internazionale Sant'Antonio a Roma, all’indomani dell’incontro fra la delegazione della Santa Sede e quella del Vietnam, tenutosi ieri in Vaticano.
I rapporti fra Santa Sede e Vietnam sono “progrediti in uno spirito di buona volontà, di scambio costruttivo e di rispetto per i principi della loro relazione”, si riconosce in comunicato congiunto, diffuso al termine del quarto incontro del Gruppo di lavoro tra la Santa Sede e il Vietnam. Il governo vietnamita ha rimarcato i miglioramenti nel rispetto della libertà di religione e l’incoraggiamento alla Chiesa cattolica “a prendere parte attiva nella costruzione nazionale e nel processo di sviluppo socioeconomico”. La Santa Sede ha espresso il desiderio di sviluppare ulteriormente i rapporti, auspicando la presenza di “un Rappresentate pontificio residente nel paese” in modo permanente.
P. Nguyen Van Si spiega a Fides: “Il desiderio della Chiesa cattolica è svolgere la sua missione in un conteso più ampio. La Chiesa in Vietnam cresce ed è un buon segno, ma ha sempre bisogno di qualità nel campo della formazione. Il governo ha detto di apprezzare la Chiesa per il suo contributo etico e sociale: dunque chiediamo di potere avere maggiore impatto nella società. Il cammino è ancora lungo: un punto importante sarebbe quello di poter lavorare nel campo dell’istruzione, istituendo scuole e università”. “Su questo – prosegue – ci sono ancora delle resistenze, speriamo possa avvenire presto”, rimarca il sacerdote, che è stato anche Decano della Facoltà di filosofia alla Pontificia Università “Antonianum”. “Sono molto realista nel contatto con la realtà vietnamita”, conclude. “Bisogna sempre verificare ogni passo e ogni promessa”. (PA) (Agenzia Fides 15/6/2013)


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