ASIA/INDIA - Più borse di studio per i cristiani tribali e dalit: appello al presidente dell’India

mercoledì, 12 giugno 2013

Bhopal (Agenzia Fides) – Aumentare le borse di studio per studenti cristiani in India: è quanto hanno chiesto al presidente della Federazione indiana, Pranab Mukherjee, due Organizzazioni non governative composte da laici cristiani, dello stato di Madhya, in India centrale. Come riferito in una nota inviata all’Agenzia Fides, le due organizzazioni, “Rastriya Secular Manch” e “Isai Maha Sangh”, hanno incontrato Mukherjee, segnalandogli una serie di questioni che toccano la comunità cristiani in India. Fra le urgenze, quella di aumentare le borse di studio agli studenti cristiani, data la difficoltà incontrate dalle famiglie per adempiere le procedure necessari ad ottenere assegni di istruzione. Le difficoltà maggiori derivano da una mentalità discriminatoria radicata nell’amministrazione civile: i diritti sono negati, in particolare, ai cristiani appartenenti alle caste più basse, ai tribali o ai fuoricasta, ha sottolineato p. Anand Muttungal, coordinatore di “Isai Maha Sangh”
Le due Ong hanno consegnato al Presidente un memorandum sottolineando che il governo del Madhya Pradesh, negli ultimi nove anni guidato dal partito nazionalista “Bharatiya Janata Party” (BJP), ha seguito criteri che nell’amministrazione hanno fortemente penalizzato le minoranze religiose come cristiani e musulmani, dando spazio ai movimenti estremisti indù. Il documento segnala soprattutto che “le risorse finanziarie dello stato sono state utilizzate per proteggere e promuovere lo sviluppo fedeli della comunità indù”, e che molte politiche adottate sono “contrarie allo spirito della Costituzione indiana”. Per questo le associazioni chiedono il rispetto e garanzie sull’adozione di politiche giuste, tipiche di uno stato laico, che non discrimina i cittadini di un credo religioso minoritario. (SD-PA) (Agenzia Fides 12/6/2013)


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