ASIA/FILIPPINE - Rafforzare la missione di riconciliazione di ponte fra cristiani e musulmani: l’intento del nuovo Superiore Provinciale degli Oblati di Maria Immacolata nelle Filippine

lunedì, 14 febbraio 2005

Cotabato (Agenzia Fides) - In un momento in cui si registra nelle Filippine meridionali crescente tensione, soprattutto nell’isola di Jolo, sconvolta da recenti scontri fra guerriglieri del Moro National Liberation Front e truppe governative, i missionari Oblati di Maria Immacolata rinnovano il loro impegno a favore della pace e della riconciliazione. Lo ha detto il nuovo Superiore Provinciale della Congregazione, p. Ramon Ma Bernabe, prescelto di recente per guidare i missionari Oblati nelle Filippine e che si insedierà ufficialmente il 15 febbraio, nel corso di una celebrazione nella Cappella della Notre Dame University a Cotabato.
L’Università, gestita dai missionari OMI, è riconosciuta e apprezzata a Mindanao come ateneo di grande prestigio per l’offerta formativa e soprattutto come istituzione impegnata in prima linea per il dialogo interreligioso e interculturale, per la prevenzione e la soluzione dei conflitti etnici, sociali, religiosi, per lo sviluppo economico , sociale e culturale della popolazione di Mindanao. Proprio per questo suo impegno l’università frequentata da numerosi allievi musulmani.
La celebrazione di insediamento del nuovo Superiore sarà presieduta da mons. Orlando Quevedo, Arcivescovo di Cotabato, che ha espresso i suoi auguri per il servizio pastorale al nuovo provinciale. P. Bernabe ha ribadito la volontà di guidare la congregazione, composta da numerosi missionari impegnati a livello di base per la convivenza islamo-cristiana, come agenti di riconciliazione e di pace sull’isola di Mindanao. Gli OMI nelle Filippine hanno fra le loro priorità pastorali il tentativo di agire da ponte, all’interno della società filippina, lavorando per l’armonia e la convivenza pacifica delle diverse componenti etniche e religiose.
(PA) (Agenzia Fides 14/2/2005 righe 26 parole 278)


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