OCEANIA/AUSTRALIA - “In Quaresima occorre sconfiggere lo tsunami del peccato e del male”: Lettera Pastorale dell’Arcivescovo di Melbourne per la Quaresima 2005

mercoledì, 9 febbraio 2005

Melbourne (Agenzia Fides) - “Le parrocchie, le comunità. gli individui che hanno offerto le loro preghiere e sostegno concreto a quanti hanno avuto la loro vita sconvolta nel giorno dello tsunami, hanno mostrato che è possibile lasciare da parte l’indifferenza per vivere il tempo della Quaresima, che ci obbliga ad affrontare lo tsunami del peccato e del male nelle nostre vite”: lo afferma l’Arcivescovo di Melbourne, Mons. Denis Hart, in una Lettera Pastorale per la Quaresima 2005, giunta alla redazione dell’Agenzia Fides. Nella Lettera, diffusa in tute le parrocchie della diocesi, l’Arcivescovo afferma che “la ricerca di Dio continua attraverso la preghiera, il digiuno, e le opere di carità” che, sottolinea il messaggio, includono “la celebrazione della Santa Messa, l’Adorazione di Cristo presente nell’Eucarestia, la Via Crucis e altre preghiere che ci aiutano ad approfondire i misteri della nostra fede, in vista della Pasqua”.
“Digiunando e privandoci di qualcosa possiamo contribuire a dare qualcosa agli altri, anche attraverso il ‘Progetto Compassione’, promosso dalla Caritas per sostenere le vittime dello tsunami”, aggiunge il testo.
L’inizio della Quaresima in Australia è stato infatti segnato dal lancio del “Progetto Compassione” da parte della Caritas Australia, a cui sono chiamati a partecipare tutte le diocesi australiane. Tutti i fedeli cattolici, e anche molti no credenti, stano rispondendo con generosità e impegno, continuando nello slancio di solidarietà manifestato all’indomani del disastro. La Caritas infatti ha già raccolto 12 milioni di dollari per fornire aiuti umanitari, acqua, assistenza medica alle popolazioni colpite.
L’Arcivescovo, nel messaggio quaresimale, esorta anche a non dimenticare contesti che ancora hanno bisogno di aiuto, con progetti a breve e lungo termine, come Sudan, Timor Est, Cambogia e altri paesi : “E’ un imperativo per noi combattere la povertà, la carenza nel sistema educativo e sanitario che in molte nazioni porta numerose persone alla morte”.(PA) (Agenzia Fides 9/2/2005 righe 27 parole 276)


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