AFRICA/BURUNDI - Il colera fa altre 5 vittime: sale a 105 casi il bilancio dalla metà del mese nella capitale del paese

venerdì, 21 gennaio 2005

Roma (Agenzia Fides) - Il Burundi, già martoriato dagli undici anni di guerra civile che hanno causato circa 300 mila morti, si trova ora a combattere anche con una nuova epidemia di colera. A Bujumbura, la capitale burundese, dalla prima metà del mese di gennaio sono stati registrati 105 casi e 5 morti. I malati sono ricoverati nei due ospedali della città.
Il 75% di questi casi sono stati localizzati a Kamuvu, quartiere a nord di
Kamenge, dove i 5 mila abitanti, prevalentemente poveri, vivono in una situazione igienico-sanitaria molto precaria, con scarse riserve di acqua potabile e reti fognarie fatiscenti. Nel tentativo di arrestare l’epidemia è stato proibito il commercio di frutta e verdura da parte degli ambulanti.
L’ambiente malsano è fonte di malattie virali come il colera, le diarree e il vomito che, se non curati, possono essere anche mortali.
Da gennaio a ottobre 1994, sono stati ufficialmente dichiarati da 17 paesi europei, 2339 casi, di cui 47 mortali (30 volte di più rispetto all'anno precedente quando i casi riportati furono 73, di cui 2 mortali). Nelle Americhe sono stati denunciati 202.192 casi con 2438 decessi, ossia una riduzione del 41% del numero dei casi e un aumento dell'1,5% del numero dei decessi in rapporto al 1992.
L'Africa ha segnalato 76.713 casi e 2532 decessi. In Asia sono stati registrati 90.862 casi e 1809 decessi, ossia un numero di casi e di decessi 5 volte e mezzo superiori rispetto all'anno precedente. Il Vibrio cholerae O139 (Bengala) è stato identificato per la prima volta nel 1992 come il germe responsabile di epidemie importanti in India e nel 1993 esso è stato isolato in 7 paesi dell'Asia. (AP) (21/1/2005 Agenzia Fides; Righe:23; Parole:294)


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