ASIA/SRI LANKA - Le porte delle chiese e delle comunità dei Gesuiti aperte per ospitare i bisognosi: 3.000 persone rifugiate nella casa di Batticaloa. In India gli studenti si sono uniti alle squadre di soccorso

mercoledì, 29 dicembre 2004

Roma (Agenzia Fides) - Secondo le informazioni fornite dalla Curia generalizia dei Gesuiti, non ci sono fortunatamente perdite tra i Gesuiti presenti nelle province asiatiche colpite dal maremoto: in particolare Sri Lanka, India (Madurai) ed Indonesia. La grande preoccupazione è di aiutare le migliaia di persone bisognose di cibo, asilo e sostegno morale.
Nello Sri Lanka le quattro comunità di Galle, Trincomalee, Batticaloa e Colombo hanno aperto le porte delle chiese e delle comunità per accogliere i sopravvissuti. A Batticaloa sono ospitate più di 3.000 persone. In India, provincia di Madurai, gli studenti gesuiti si sono uniti alle squadre di soccorso. Il Superiore provinciale ha nominato un Comitato di tre gesuiti incaricato di coordinare gli aiuti in collaborazione con la Caritas e la Croce Rossa. (S.L.) (Agenzia Fides 29/12/2004 - righe 9 parole 124)


Condividi: