ASIA/SRI LANKA - “I pescatori hanno bisogno di essere sostenuti per continuare a vivere. Molti di loro hanno perso le loro reti e quindi il principale mezzo di sussistenza. Noi Salesiani stiamo andando in giro per aiutarli a salvare il salvabile”: la testimonianza del Superiore dei Salesiani

mercoledì, 29 dicembre 2004

Colombo (Agenzia Fides) - Nello Sri Lanka i Salesiani lavorano da molto tempo e gestiscono diverse strutture che fortunatamente, non sono state danneggiate. I Salesiani sono anche presenti in Indonesia, India, Thailandia e Kenya, tra i paesi colpiti dal maremoto.
Il VIS (Volontariato internazionale per lo Sviluppo) e i Salesiani si sono immediatamente attivati per far fronte alla tragedia che ha colpito il sud-est asiatico. Gabriele Garniga, salesiano economo ispettoriale dello Sri Lanka, sta coordinando gli aiuti per soddisfare le prime necessità della popolazione colpita: acqua, alimenti, medicine, riparo. Il VIS ha già inviato un primo significativo aiuto economico ed ha lanciato un appello per la raccolta di fondi.
Il Superiore dei Salesiani della Provincia di St. Joseph nello Sri Lanka, p. Anthony Humer Pinto, ha inviato il seguente rapporto sulla situazione: “Grazie a Dio nessuno dei Salesiani che vivono sulla costa sono stati colpiti. Ma siamo preoccupati per 5 delle nostre case che sono sulla costa. I media ed il governo proibiscono a chi è sulla costa di muoversi a causa delle scosse che arrivano dal profondo del mare. La nostra gente e i nostri vicini sono stati duramente colpiti. Circa 5.000 persone sono considerate morte. Più di 10.000 i dispersi. I danni alle proprietà e alle cose sono enormi. Migliaia di persone sono state spostate in luoghi sicuri, specialmente nelle chiese e nei templi posti sulle alture. Nel sud, appena a 100 km dalle nostre case, centinaia di cadaveri
vengono fuori e nessuno li reclama. Ci sono centinaia di bambini orfani e migliaia di genitori con bambini scomparsi o morti. Le scosse stanno continuando nel profondo del mare così da far
ancora arrivare nel paese l'acqua dell'oceano. L'intero paese è in stato di emergenza. La gente ha bisogno di cibo, medicine e vestiti e di tutto il necessario. Stiamo girando per incontrare le persone che sono state colpite dalla disgrazia. Come ho detto, l'immediato bisogno è di razioni d'acqua, vestiti, medicine e un riparo. I pescatori hanno bisogno di essere sostenuti per continuare a vivere. Per rendere la situazione peggiore è iniziato a piovere. Molti di loro hanno perso le loro reti. Noi Salesiani stiamo andando in giro ad aiutarli per salvare il salvabile. Tuttavia abbiamo bisogno di
assistenza per il lavoro di recupero. Qualsiasi cosa voi possiate offrire sarà di grande aiuto. Dio vi benedica. Fr. Anthony Humer Pinto, Superior” (S.L.) (Agenzia Fides 29/12/2004 - righe 26, parole 393)


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