ASIA/TERRASANTA - I leader cristiani di Gerusalemme nel messaggio di Natale: “Continueremo a costruire ponti di pace a costruire ponti di pace e di speranza e ad alzare la nostra voce per la giustizia”

giovedì, 23 dicembre 2004

Gerusalemme (Agenzia Fides) - Si moltiplicano in vista del Natale gli appelli e le iniziative per la pace in Terrasanta. Il 23 dicembre i Patriarchi e leader cristiani delle Chiese di Gerusalemme hanno diffuso un messaggio congiunto di pace e di riconciliazione.
Il testo, firmato da 13 leader delle diverse confessioni cristiane e giunto all’Agenzia Fides, afferma: “Due popoli in Terrasanta chiedono ancora pace e giustizia, cercando un modo per metter fine alle ostilità, ai massacri e alle uccisioni in Israele e Palestina, e anche nella stessa Betlemme, la città della pace verso cui i cristiani del mondo volgono i loro occhi in questi giorni”. I leader dichiarandosi consapevoli dell altre guerre e violenze che si combattono in Asia e Africa e molte altre parti del mondo, affermano: “All’interno di questa realtà accogliamo il Natale e avvertiamo l’obbligo di pensare al mistero che esso porta con sé e alla nuova grazia che porta all’umanità”.
“Fratelli e sorelle - prosegue il messaggio - dobbiamo chiederci , specialmente in questi giorni in Terrasanta, fra oppressione e umiliazione, se accogliamo davvero il Cristo nella nostra vita , se siamo autentici testimoni di Gesù, Salvatore e Principe della Pace, e della dignità che egli ha donato a ogni uomo e ogni donna: solo in questo modo possiamo chiamarci Figli di Dio”.
Ricordando la drammatica situazione di Beelemme, stretta nel conflitto, priva di pellegrini, dove l famiglie cristiane sono penalizzate e molte sono emigrate, i capi delle Chiese ribadiscono: “Continueremo a costruire ponti di pace e di speranza e ad alzare la nostra voce per la giustizia fra tra i popoli. Ma dobbiamo svolgere il nostro ruolo nei nostri paesi”.
Anche la Caritas di Gerusalemme, impegnata nell’assistenza ai malati, agli emarginati, ai bambini, alle famiglie particolarmente disagiate a causa del conflitto, ha diffuso un messaggio accorato in cui afferma che “la pace è possibile in Terrsanta”. La Caritas afferma che spera che “il 2005 sia un anno di fede, di speranza e amore. Speriamo per una vita migliore per tutti coloro che vivono in Terrasanta, ebrei, musulmani, cristiani, drusi, samaritani. Preghiamo perchè lo spirito di amore entri nei cuori di tutti in Terrasanta e affinchè noi realizziamo il comandamento Dio di amarci l’un l’altro”.
L’impegno per la pace in Terrasanta ha coinvolto di recente tutti i paesi del Medio Oriente e del Magreb: il 22 dicembre, le comunità cattoliche in tutto il Medio Oriente hanno celebrato una speciale giornata di digiuno e preghiera, promossa dalla Conferenza dei Vescovi Latini delle Regioni Arabe (CELRA) e dai Vescovi della Conferenza della Regione del Nord Africa (CERNA). “Il conflitto in Terra Santa riguarda tutti i cristiani che hanno la coscienza che le loro radici spirituali risiedono nella terra della Redenzione”, hanno scritto i Vescovi, affermando l’urgenza di porre fine al conflitto e auspicando una soluzione pacifica e un tempo di riconciliazione.
(PA) (Agenzia Fides 23/12/2004 righe 43 parole 469)


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