AMERICA/BOLIVIA - Il grande presepio vivente della notte di Natale a Tupiza e “las posadas” di Concepción: le tante sfumature del Natale in un paese pluriculturale e multietnico

giovedì, 23 dicembre 2004

Sucre (Agenzia Fides) - Il Natale è arrivato in Bolivia dall’Europa ed ha assunto toni e sfumature diverse a seconda delle abitudini, tradizioni, modi di vestire e di celebrare la festa propri delle tante culture che compongono questo paese. Benché, come in tutto il mondo, il consumismo tenti di opacizzare il vero senso di questa festa religiosa, tuttavia si può dire che in Bolivia il Natale è ancora per la maggioranza delle famiglie, una festa nella quale si celebra realmente la nascita del Bambino Gesù. E’ la festa della famiglia che si riunisce: i figli che studiano in città come molti genitori che lavorano nei paesi vicini, fanno ritorno alle loro case. Mons. Antonio B. Reimann, Vescovo del Vicariato Ñuflo De Chávez (Bolivia), ha fatto pervenire all’Agenzia Fides una descrizione del Natale nel paese latinoamericano.
Tupiza si trova a sud di Potosí, nella provincia Sub-chichas (parte occidentale della Bolivia). È un paese storico, ricco di tradizioni ed abitudini, conosciuto come "il bel gioiello della Bolivia". La celebrazione del Natale inizia la sera del 24 dicembre: alle 9 di sera nella piazza principale davanti alla Cattedrale viene rappresentata la nascita di Gesù, un “presepe vivente” fatto da un gruppo giovanile. Si cerca di rendere la rievocazione il più reale possibile: si usa un asino vero che parte da un estremo della piazza portando sul dorso Maria, accompagnata da Giuseppe, fino a raggiungere il presepio allestito davanti alla porta della Cattedrale; anche i pastori hanno con sé pecore vere, e la nascita di Gesù è rievocata con un neonato.
Alle 11 inizia la Messa solenne: pur essendo molto grande, la Cattedrale in questa occasione non è sufficiente e molta gente rimane fuori. Al termine della celebrazione molti fanno benedire le loro statuine del Bambino Gesù. Questo gesto si ripete in tutte le celebrazioni eucaristiche fino al 6 gennaio. A Mezzanotte in punto tutti si scambiano un abbraccio augurandosi Buon Natale.
Nelle famiglie che hanno allestito il presepe, si svolge un piccolo rito della nascita, in molti casi si usa l'incenso e le candele. A partire da quel momento incomincia l'adorazione del Bambino con danze e canti natalizi. Tutti i giorni le porte delle abitazioni e delle cappelle in cui ci sono dei presepi rimangono aperte: i bambini si avvicinano per adorare il Bambino Gesù soprattutto nel pomeriggio, mentre in serata arrivano anche i giovani e le persone adulte. In questo tempo di Natale si realizzano i Concorsi di canti natalizi: ogni anno ci sono molte sorprese vedendo tanti talenti nei bambini, nei giovani e negli adulti.
Le celebrazioni natalizie finiscono il 6 gennaio, giorno in che si smontano i presepi che si sono preparati ed in molte famiglie esiste l'abitudine di nominare dei “padrini” per il Natale del prossimo anno. Questi padrini si impegnano a collaborare con qualche decorazione per il presepe, qualche giocattolo per Gesù Bambino o con dolci da distribuire tra i bambini.
Nella selva le famiglie cominciano a preparare i presepi durante l'Avvento. Normalmente si mettono le immagini sotto una palma. La gente è povera, ed anche le immagini sono di gesso.
Concepción, con 70.000 abitanti, ha la sua festa patronale l’8 dicembre, festa dell'Immacolata Concezione. Per questa festa si sente già lo spirito natalizio, che diventa più evidente a partire dal 16 dicembre quando comincia la novena di Natale. Ogni giorno viene celebrata la Messa notturna nella Cattedrale e dopo ha luogo la "Posada" (locanda): ogni notte la gente porta le immagini di San Giuseppe e Maria, i "santi pellegrini", collocate su una portantina, di casa in casa, a cercare un alloggio, mentre si cantano inni natalizi. La Vigilia di Natale c'è l’ultima Posada e si realizza con personaggi e animali veri. Si finisce davanti alla Cattedrale e, dopo il canto, tutta la gente entra in processione per la “pastorela”, rappresentazione vivente del Natale, sceneggiata da giovani e bambini, aiutati dai loro insegnanti. Appaiono tutti i personaggi: la Sacra Famiglia, pastori, Re Magi ed ovviamente non devono mancare i cori degli angeli. Alle 11 si celebra infine la tradizionale Messa di Mezzanotte. (R.G.) (Agenzia Fides 23/12/2004, righe 45, parole 674)


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