ASIA/INDIA - Inaugurato un nuovo istituto professionale dei Salesiani nello stato di Assam; il governo chiude una scuola cattolica in Kashmir

venerdì, 26 novembre 2004

New Delhi (Agenzia Fides) - Il servizio d’istruzione offerto dalla comunità cattolica indiana a tutta la popolazione è apprezzato e ritenuto molto prezioso da cristiani, musulmani, indù, autorità civili, intellettuali, uomini del mondo della cultura. E' comunque sempre al centro dell’attenzione, talvolta per fatti positivi (i numerosi premi e riconoscimenti che ottengono istituti di studi cattolici), talvolta per episodi negativi (attacchi di estremisti che scambiano l’attività scolastica per proselitismo).
Si registrano in questi giorni in India due episodi contrapposti: nel Nordest del paese, nel travagliato stato dell’Assam, continua l’impegno dei religiosi Salesiani che il 22 novembre hanno inaugurato il Don Bosco Institute, un centro per lo sviluppo umano e la ricerca, con sede a Guwahati. Nella parte orientale dell’India, invece, nello stato del Kashmir, il governo locale ha chiuso una scuola cattolica accusandola di imporre tasse scolastiche troppo alte. Il provvedimento ha causato forti disagi per le famiglie di 2.500 ragazzi, rimasti senza istruzione.
La scuola in Assam è stata inaugurata alla presenza del Primo Ministro della Federazione, Manmohan Singh, che ha sottolineato come l’istituto potrà formare i giovani al management e all’amministrazione pubblica e privata Il Primo Ministro ha riconosciuto che “le missioni cristiane hanno contributo molto alla società indiana, non solo nel Nord del paese, nei settori dell’istruzione e della sanità. Il servizio, la disciplina e la dedizione dei cristiani sono esemplari”.
In un altro stato indiano, il Jammu e Kashmir, il governo locale ha ordinato la chiusura di una antichissima scuola cattolica, la San Joseph School a Baramulla, gestita dalla Diocesi di Jammu-Srinagar da oltre 100 anni. La scuola, che è fra i 31 istituti che la Chiesa locale gestisce, richiede tasse minime agli studenti e offre anche borse di studio. La comunità cattolica vede in questo atto del governo un nuovo tentativo di intimidazione, dopo che già altre due scuole cattoliche dello stato sono state minacciate di chiusura nei mesi scorsi. L’istituto di Baramulla compirà i 100 anni di attività didattica nel 2005. Fondata da tre missionari che si stabilirono in Kashmir nel 1891, la scuola oggi ha 2.500 studenti. La Diocesi afferma che percorrerà tutte le strade legali possibili per far riprendere al più presto l’attività educativa.
(PA) (Agenzia Fides 26/11/2004 righe 37 parole 372)


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